“La nebbia sale dalla terra”, quando i ricordi diventano i protagonisti di un romanzo

Presentato l’ultimo libro della professoressa Antonella Presutti

di DORETTA COLOCCIA

Presentato presso la Fondazione Potito, Istituto di ricerca scientifica e formazione nel campo sanitario, il libro della professoressa Antonella Presutti ” La nebbia sale dalla terra”, un libro che, già dalle prime pagine ci permette di esplorare l’animo della scrittrice in ogni suo aspetto.
I lavori sono stati aperti dalla dott.ssa Jole Antinolfi, presidente della Fondazione Potito, che ha definito Antonella Presutti, una delle figure più interessanti e raffinate della nostra realtà.
La scrittrice ha dialogato con il professore Valentino Campo, in un confronto che è scivolato più volte sul filo delle emozioni. Il libro di Antonella Presutti è ispirato dai luoghi abbandonati ma comunque ricchi di storia. Luoghi in cui si avverte ancora la presenza delle persone e delle vicende che li hanno visti protagonisti. Creature che corrono il rischio di passare nella dimenticanza, nel disfacimento. Un romanzo che racconta, come ha evidenziato il prof. Valentino Campo, un’epopea al femminile. Sono personaggi chiusi nei racconti personali della propria storia, quasi per assolversi.
Un viaggio nella mente umana, nei suoi segreti e nei suoi desideri, a volte inconfessabili.
In una casa su una roccia, tra ciò che resta di un tempo ormai svanito, arrivano, in una sera di pioggia, alcuni uomini e donne. Appaiono come ombre di un passato che sembra dissolto per sempre e che, invece, rivivere nella loro narrazione. E così, quelle vite banali, impastate di dolore, solitudine, tradimenti, piccole gioie e profonde delusioni, rivelano segreti, parole mai pronunciate, chiarimenti che arrivano a tempo scaduto. Il rancore si affianca all’ amore, la nostalgia alla solitudine. Quello che in vita non seppero confessarsi, lo dicono ora con difficoltà e sollievo.. Tutto ricomincerà o finirà per sempre in quella casa che per ciascuno di loro è stata un’ ossessione, il luogo da cui fuggire e dove ritornare, l’assoluta protagonista delle loro vite. La casa parla. Nelle stanze vuote si rincorrono le voci, strisciano gli animali, gli uccelli sbattono le ali.. Antonella Presutti, scrittrice di talento, ama scavare nei meandri più reconditi dell’animo umano. Per Antonella Presutti la casa è l’immagine del sé. Ciò che avviene nella casa, avviene dentro di noi. Spesso siamo noi stessa la casa. Un libro in cui raramente domina il silenzio. C’è un andirivieni della memoria. Memorie oneste,di saggia imparzialità. Già il titolo del libro “La nebbia sale dalla terra” svela la vera anima dell’autrice, una scrittrice rigorosa, lirica, senza miele. Un’anima che si svela in queste vicende che non hanno valore fiabesco ed episodico, ma che pongono in luce la sensibilità di una donna che ama donarsi con tenacia e generosità. Protagonisti di questo libro sono i ricordi. Ricordi che non fanno rumore. Sembrano vecchi abiti appesi in un armadio che nessuno ha più aperto. Cimeli di un passato lontano, da rievocare solo in momenti di nostalgia.
Complimenti alla prof. ssa Antonella Presutti per questo libro, inaspettato e sorprendente che, come “La nebbia che sale dalla terra” ci avvolge, ci abbraccia e….. ci fa riflettere. Nei ricordi non si affonda. Si sprofonda.