La filiera del cinghiale per rilanciare l’economia dell’Alto Molise

Nicola Cavaliere all’incontro del Gal Alto Molise a cui hanno preso parte anche molti amministratori locali

FRANCESCO BOTTONE

AGNONE

«L’Alto Molise rappresenta una risorsa per la nostra regione. A parole, perché nei fatti tale patrimonio è stato per troppo tempo dimenticato da politica ed istituzioni. Qui ad Agnone, come è da sempre nel mio stile, ho parlato con estrema franchezza all’Assemblea dei soci Gal organizzata in città. Davanti a tanti imprenditori agricoli, molti giovani, ho garantito il mio impegno concreto a raccogliere le istanze di questo territorio e a non far mancare mai la vicinanza e il supporto della struttura. Ma al contempo ho esortato tutti a non fermarsi, a puntare forte su formazione e nuove idee, a rimettersi in gioco in un mercato che chiede velocità, coraggio, alta professionalità. Noi non siamo industria, noi siamo qualità. L’Alto Molise è il centro gravitazionale della qualità di questa regione e deve fare da traino verso quelle nicchie che rappresentano il vero punto di svolta».

Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Cavaliere, intervenuto ad Agnone per una riunione tra imprenditori agricoli convocata dal Gal Alto Molise. Le potenzialità ci sono, soprattutto in termini di agricoltura, zootecnia e produzioni di nicchia, ma mancano idee innovative e soprattutto è mancato, nel corso degli anni, il sostegno delle pubbliche finanze, quei finanziamenti che spesso prendono altre vie senza mai raggiungere l’Alto Molise. In sintesi questa la tesi sostenuta dall’assessore Cavaliere, che ha poi aggiunto: «L’altra parola chiave è “squadra”: siamo piccoli e lontani dalla ribalta, se non agiamo compatti non andiamo da nessuna parte. Basta egoismi e personalismi, sì a consorzi e forme innovative di cooperazione tra imprenditori. Il futuro è l’uscita del nuovo bando sulla zootecnia e la creazione di una filiera del cinghiale, che da grande problema può trasformarsi in vera opportunità. Ma il futuro è soprattutto il prossimo Psr, stavolta lo scriveremo insieme, ripartirà dal basso e tornerà a puntare sull’agricoltura. Quella vera, lontano da storture. Quella che ha le sue solide radici storiche anche qui nello splendido Alto Molise, un’agricoltura che può davvero garantire lavoro, crescita e sviluppo».