La festa di tutti i santi e la compagnia degli amici di Dio

Il famoso spiritual: Oh, when the saints go marching in (Oh quando i santi marceranno, Signore come vorrei essere anch’io con loro).

Di don Mario Colavita

Per i cristiani una delle feste ricche di gioia è quella di tutti i santi. La festa del primo novembre vuole ricordare il fascino della vita santa, il cammino a cui tutti i battezzati sono chiamati aiutati dall’esempio di coloro che ci hanno preceduto. La chiesa terrestre lode ed esulta nella chiesa celeste, la città dei santi, dove una ed esclusiva legge regna e governa in eterno: l’amore. Nel tempo della crisi di identità e nel vuoto d’amore e d’affetto, il credente è chiamato a contemplare il fascino della bellezza della santità come vita che si realizza nell’atto dell’amare e del donare. I santi, se riflettiamo bene, si sono spesi e dati avendo come modello l’amore e il dono di Cristo. Questi amici di Dio, hanno fatto grande la storia del mondo e in particolare la storia d’Italia. Pensiamo a S. Benedetto, S.Francesco, S.Domenico, S.Caterina da Siena, S.Alfonso de Liguori, Padre Pio solo per citarne alcuni, il loro esempio e la loro opera hanno fatto crescere il desiderio dell’amore e del perdono, essi sono il volto più bello della Chiesa. La festa ci invita a metterci in processione e cantare le lodi e la bellezza di Dio avendo come amici e compagni di via i santi. Tra i canti gospel, pieni di melodia e di fede, dell’America del ’800 c’è n’è uno che colpisce per la bellezza delle parole e della melodia. Parla dei santi che marciano verso Dio. L’autore immagina questo camminare sulle orme di coloro che già sono andati (i santi per essere poi tutti riuniti in una nuova soleggiata spiaggia). Da qui il famoso ritornello, Oh, when the saints go marching in, (Oh quando i santi marceranno, Signore come vorrei essere anch’io con loro). Il canto immagina i tempi tristi quando la luna e il sole si oscurano, la tromba del giudizio suona inesorabile per tutti… ebbene, proprio in questo contesto di paura e spavento il ritornello ripete con forza: Signore, come vorrei essere tra i santi che marciano verso di Te. La festa del 1 novembre ci avvicina ai santi e noi li pensiamo nostri compagni di cammino, essi come ripete un famosissimo canto di Branduardi stanno arrivando, ballando e gridando, a piedi nudi essi ballano… Una processione infinita di uomini e donne vestiti di bianco con le palme in mano, segno di vittoria e di gloria, si incamminano verso la Gerusalemme nuova, le loro vesti, lavate nel sangue dell’agnello, profumano di beatitudini, di povertà, di mitezza, di pace e di giustizia. Il canto dei santi è il canto dei credenti che nelle beatitudini trova la fonte e la forza per un cammino d’amore: Rallegriamoci tutti nel Signore in questa solennità di tutti i Santi: con noi gioiscono gli angeli e lodano il Figlio di Dio.