La comunità Santeliana ha celebrato l’87° anniversario traslazione dei resti sacri del Venerabile P. Raffaele

La scorsa domenica 30 aprile. Durante la celebrazione in onore di Padre Raffaele è stato battezzato il piccolo Michele Giuseppe: auspicio della ripresa delle nascite troppo esigue negli ultimi anni

di Maria Saveria Reale

 Vivo e pulsante il sentimento di devozione e il profondo legame della comunità santeliana per il Venerabile Padre Raffaele Petruccelli.  

Ancora una volta i fedeli si sono ritrovati, domenica 30 aprile, nella chiesa del Convento di Sant’Elia a Pianisi per vivere con pathos l’importante ricorrenza dell’anniversario della traslazione dei resti mortali di Padre Raffaele, che 87 anni fa furono trasportati dal cimitero al Convento di Sant’Elia a Pianisi, dove sono gelosamente custoditi nell’altare a lui dedicato.

La solenne funzione religiosa è stata presieduta dal vice postulatore della causa di beatificazione di Padre Raffaele, Padre Aldo Broccato; hanno concelebrato Padre Matteo Canestrale e Padre Mariano Di Vito, guardiano del Convento di Sant’Elia a Pianisi.

E’ stata anche la proficua occasione per richiamare l’attenzione sul significativo valore della 60^ giornata di preghiera per le vocazioni che la Chiesa celebra ogni anno “per ricordare l’invito accorato a Cristo perché mandi operai nella sua mèsse”, affinché nuove e ferventi vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa possano diventare credibile testimonianza nella Chiesa di oggi.

Ad arricchire il tradizionale evento religioso, dedicato al Monaco Santo, anche il battesimo del piccolo Michele Giuseppe Falcone. Una grande gioia per la comunità, considerato l’esiguo numero di nascite che sta caratterizzando gli ultimi anni la vita santeliana, prospettando un quadro particolarmente preoccupante. Come mai in passato, nel 2020 si è registrata una sola nascita. L’auspicio è che il tasso di natalità, attestato sullo 0,60-0,45% nell’ultimo quinquennio, possa risalire in futuro e dare ossigeno ad una popolazione che ha un’alta percentuale di persone anziane.    

Nella sua omelia, Padre Aldo, ha precisato che anche oggi, sebbene non si parli di apparizioni, attraverso la similitudine del buon pastore, comunque, la parola vuole condurci a fare esperienza di un Dio che ci è vicino, che ci vede come il suo gregge, che ci conosce e ci chiama per nome e ci invita a riconoscere la sua voce.

“Come ci ha ricordato papa Francesco – ha proseguito il vice postulatore – nel suo messaggio per questa giornata di preghiera: la vocazione è grazia e missione anche per tutti coloro che fanno parte della Chiesa, perché è lo stesso gregge, lo stesso ovile, lo stesso Pastore che attraverso il dono del suo spirito ci raduna e ci conduce”. Ha poi aggiunto: “Ricordare in questa domenica e in questa giornata il venerabile P. Raffaele, mi sembra un segno provvidenziale di Dio. Chi più di lui in tempi di lupi, ladri e briganti – richiamando il vangelo – ha saputo incarnare l’immagine del buon pastore? Chi come lui, in tempi di disgregazione e di lotte fratricide ha saputo condurre il gregge disperso verso il recinto dell’amore di Dio e del prossimo per sanare ferite fisiche e spirituali. Chi come lui ha saputo far sentire la voce di Dio, pur nel silenzio di un periodo segnato dalla soppressione degli ordini religiosi, dal conflitto tra la Chiesa e lo Stato, dal frastuono e dal clamore di conflitti sociali e civili violenti e drammatici?

La sua figura resta per tutti noi, suoi concittadini, e per tutti i suoi devoti esemplare per la coerenza della sua vocazione, per l’eroismo delle sue virtù cristiane, per il coraggio del suo ministero pastorale soprattutto tra moribondi, sofferenti e carcerati.

Alla sua intercessione vogliamo affidare oggi la preghiera che eleviamo al Signore perché il suo Spirito susciti ancora vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa, vocazioni autentiche, generose e sante.

Ne abbiamo bisogno…. Nel momento storico che stiamo vivendo le parole di Pietro proclamate nel giorno di Pentecoste sembrano avere drammatica attualità: Salvatevi da questa generazione perversa….  Ma anche profonda speranza come ci ha ricordato nella sua lettera. Dalle sue paghe siete stati guariti. Eravate erranti come pecore, ma ora siete stati ricondotti al pastore e custode delle vostre anime.

La Vergine Incoronata, che Padre Raffaele venerava con particolare amore, ci aiuti ad ascoltare la voce del Figlio suo Gesù per accogliere il dono della sua vita e della sua felicità”.

Come di consueto, la manifestazione si è conclusa con la deposizione delle corone dell’amministrazione comunale ai piedi delle statue di Padre Raffaele e Padre Pio da Pietrelcina. La celebrazione è stata magistralmente animata dal Coro Padre Raffaele.