Si è spento martedì scorso, all’età di 89 anni, Salvatore Abiuso, noto a tutti i suoi concittadini come il ‘Professore’. Nato il 29 gennaio del 1934 a Gambatesa, un piccolo Comune molisano, da adolescente aveva intrapreso un cammino religioso, e aveva conseguito studi teologici e filosofici, ma in età adulta aveva rinunciato ad abbracciare la vita religiosa per tornare a vivere in un mondo laico. Da marzo del 1982 ha svolto, con continuità, il ruolo di addetto alla biblioteca locale “F. Berardinelli”, incarico temporaneo che gli fu più volte rinnovato. Nel frattempo ha curato la Direzione del corso musicale, organizzato dal Comune di Gambatesa, grazie a risorse finanziarie della Regione Molise. Poi l’assunzione, il 1° luglio 1987, tramite concorso pubblico, presso il Comune di Gambatesa con la qualifica di bibliotecario, ruolo svolto ufficialmente fino al 29 gennaio 2001, anno del suo pensionamento. E dopo quella data ha continuato a prestare gratuitamente la sua opera, per conto di una locale associazione convenzionata con il Comune. Nell’ambito della biblioteca ha collaborato a seminari, convegni e incontri su svariate tematiche. Accoglieva e aiutava studenti piccoli e grandi nei loro impegni scolastici. Era un buon sostegno per tutti, soprattutto in materie letterarie. Rilevante il suo impegno sociale. Nel 1978, insieme ad altri cittadini, aveva dato vita all’Associazione Turistica pro loco di Gambatesa, un piccolo Comune molisano, di cui è stato il primo Presidente. Con lui e nato il Festival della canzone dialettale molisana, che da oltre 40 anni si pone come obiettivo la riscoperta e la valorizzazione del dialetto dei nostri paesi, sempre nel solco della musica popolare. Dopo aver lasciato la Pro loco, aveva dato vita all’Associazione culturale ‘I Colori dell’Arcobaleno’, di cui era stato eletto presidente. Tramite quest’ultima associazione aveva creato l’infiorata artistica del Corpus Domini, nata nel 1993, che riprende l’antico rito di cospargere di fiori il percorso processionale. La pratica di creare dei tappeti floreali suscita grande partecipazione tra la popolazione che si dedica alla raccolta dei fiori e di altri materiali idonei per le composizioni floreali. Nel 2015, aveva curato e poi dato alle stampe nel dicembre dello stesso anno un opuscoletto, per ricordare i militari di Gambatesa caduti e dispersi nella Prima Guerra Mondiale 1915-1918. Prima ancora il ‘bibliotecario’ Salvatore Abiuso aveva scritto un profilo biografico di Giovanni Martino Eustachio, medico gambatesano del 1500, autore di un libro sulla vita di Claudio Galeno di Pergamo (129-199 d.C.), e si era poi premurato di tradurre dal latino la lettera dedicatoria del libro che lo stesso Eustachio scrisse a Gambatesa il 15 marzo 1577 a Ferdinando o Ferrante II di Capua, suo benefattore, e la “Lettera all’amico lettore”, di introduzione all’opera di Galeno. Il 22 agosto del 2022 aveva presentato presso il Salone del Castello la sua ultima fatica letteraria, il libro dal titolo “Un viaggio nella Terra di Gambatesa”, un percorso di storia, arte e cultura tra il 1500-1700. E nel corso della sua introduzione aveva affermato di voler pubblicare ancora altri testi. Purtroppo non ne ha avuto il tempo. La comunità di Gambatesa ricorda le sue doti e le sue conoscenze, che metteva sempre a disposizione di tutti, con passione e tante volte gratuitamente. La sua operosità non era affatto eclatante, anzi, quasi sempre incisiva ma silenziosa. Interveniva sempre in punta di piedi, con eleganza e un modo gentile e garbato. Per le sue doti aveva ricevuto anche riconoscimenti, in una manifestazione del 2006 era stato designato l’uomo dell’anno, per l’impegno sociale verso la comunità di Gambatesa. Con lui viene meno un pezzo di storia locale, era uomo di spessore nel campo della cultura e del sociale. La sua scomparsa lascia un vuoto, che non è facile colmare, nella comunità di Gambatesa.
Nicola Abiuso