Questa mattina la sentenza per l’esponente di Fratelli d’Italia che rimarca esattamente quella che ha interessato ieri Tedeschi
E’ arrivata questa mattina, giovedì 2 marzo, anche la sentenza che riguarda Filoteo Di Sandro. Anche in questo caso la Corte di Cassazione, come successo ieri per Tedeschi, ha dato ragione al ricorrente con le medesime motivazioni. La Suprema Corte ha stabilito che dal momento in cui Quintino Pallante ha accettato l’incarico da assessore, luglio 2020, Filoteo Di Sandro doveva diventare consigliere regionale, in base all’istituto della surroga, essendo stato il primo dei non eletti nella lista di Fratelli d’Italia.
La Corte ha rimarcato, anche in questo caso, che non si possono cambiare le regole in corso d’opera e che le modifiche alla legge elettorale avrebbero dovuto avere effetto dalla legislatura successiva.
Anche Filoteo Di Sandro è stato difeso dagli avvocati Ruta, Romano e Zezza e anche lui dovrà sedere in Consiglio regionale. Anche se la procedura e le tempistiche dei reintegri non sono ancora chiare. dim