Il libro ? una preziosa storia, un argomento, o un insieme di conoscenze la cui lettura richiede pi? di un’ora.
Un libro ? completo nel senso che ha un inizio, una parte centrale e una fine. In passato si definiva “libro” qualsiasi oggetto stampato e racchiuso tra 2 copertine.
Oggi le pagine di carta del libro stanno scomparendo. Al loro posto rimane il concetto del libro: un agglomerato di testo tenuto insieme da un tema che consente un’esperienza (la lettura) con uno svolgimento e una durata.
Il guscio tradizionale di un libro se ne sta andando, sembra sia lecito chiedersi se anche la sua struttura sia un reperto archeologico. Sul Web si possono trascorrere ore leggendo storie ben scritte e relazioni o meditando senza incontrare qualcosa che assomigli a un libro. Si trovano frammenti, impressioni. E questa ? la grande attrazione del Web: frammenti di varia natura uniti in modo labile e flessibile. Sul web, pero, di libri ce ne sono tanti! Ma siccome per raggiungere queste pagine non bisogna varcare confini (come le copertine, ndr), il materiale che ha a che fare con un libro tende a dissolversi in un groviglio indifferenziato di parole. Senza un contenimento, l’attenzione del lettore scivola all’esterno, allontanandosi dalla storia. Il dispositivo di lettura creato per questi libri, il lettore di e-book, sembra che aiuti.
Lo schermo che guardiamo, durante la lettura,? allo stesso tempo in grado di guardare noi. Il minuscolo occhio della tavoletta, la videocamera che ci sta di fronte, legge il nostro volto. Un prototipo di software di “face tracking”, che cio? rileva e analizza un viso, ? gi? capace di capire il nostro umore, se siamo attenti o meno e, ancora pi? importante, su che punto dello schermo fissiamo l’attenzione. ? in grado di ricostrui?re se un passaggio ci confonde, ci diverte o ci annoia. Questo significa che il testo potrebbe cambiare adattandosi a seconda di come viene percepito.
Gli attuali custodi dei libri elettronici Amazon, Google e gli editori, hanno concordato di impedire ai lettori di tagliare e incollare testo con facilit?, di copiarne parti o di manipolarlo in altro modo. Ma, da sempre, i libri vogliono essere vissuti, annotati, sottolineati, segnati con orecchie alle pagine, riassunti, arricchiti da rimandi e collegamenti ipertestuali, vogliono essere condivisi e diventare argomento di conversazione. Essere digitali consente di fare tutto questo e molto altro.
Nei Kindle pi? recenti si riescono a intravedere i primi barlumi di questa libert? . In futuro la lettura assumer? una dimensione pi? sociale. Oltre a condividere i titoli dei libri che stiamo leggendo, potremo mettere in comune anche le nostre reazioni e annotazioni mentre li leggiamo, magari aggiungendo un link che parte da una frase del libro che stiamo leggendo per collegarci a una frase contrastante in un altro libro che avevamo letto, da una parola in un passaggio a un dizionario poco noto, da una scena di un libro a una simile di un film.