AGNONE. Le immagini della fusione della Campana della Pace, benedetta giovedì scorso dal Vescovo di Trivento Mons. Claudio Palumbo, e offerta alla missione cattolica di Blinisht in Albania dalla Caritas diocesana di Trivento, andranno in onda su Rai 1 nel corso della Settimana Santa. L’altro giorno presso la Pontificia Marinelli una troupe del Primo Canale della Rai ha ripreso non solo gli attimi della fusione ma anche tutti i momenti antecedenti la colata di bronzo che hanno visto protagonista il Vescovo di Trivento chiamato a recitare, come consuetudine vuole, le preghiere e le litanie e a benedire il metallo fuso che si trasformerà nella Campana della Pace che verrà posizionata nella piazza del comune di Lezhe (Albania) il 1° giugno prossimo, giorno in cui in Albania ricorre la festa dei bambini. Nel 1999 la Caritas donò alla missione di Blinisht una campana di 450 chili realizzata con i bossoli raccolti dai bambini in Albania dopo lo scoppiò della guerra civile. Sulla campana, collocata nella piazza di Tirana, è incisa la frase: “Sono nata dai bossoli e canterò per il terzo millennio la speranza di pace dei ragazzi albanesi”. Quella appena nata dal peso di circa un quintale, porta incise nel bronzo le scritte: “Lezhe città della pace”; “Non c’è pace senza giustizia (Giovanni Paolo II)”; “dono della Caritas Trivento” e il nome “Pace” scritto in tutte le lingue. Come sempre la fusione ha emozionato tutti i presenti in particolare don Enzo Zago, sacerdote fidei donum della diocesi di Milano presente con una rappresentanza di ragazzi del movimento “Ambasciatori di pace”, nato in Albania nel 1997, “per educare i giovani a costruire un’umanità fondata sui valori della riconciliazione e della pace” come ha sottolineato don Alberto Conti. “La missione di Blinisht che riceverà la campana- sottolinea il responsabile della Caritas triventina- fondata da don Antonio Sciarra, oggi è guidata proprio da don Enzo. Per condividere questo progetto –ha concluso don Alberto- abbiamo pensato di coinvolgere tutte le scuole della regione”. La campana, una volta raffreddatasi, è stata tirata fuori dalla ‘fossa di colata’ e liberata a colpi di martello dal mantello di creta che l’avvolgeva dai ragazzi del movimento Ambasciatore di Pace. Ora spetta ai Marinelli sottoporla a bulinatura, dotarla di battaglio e darle lo scintillio tipico del bronzo appena fuso prima della consegna.