La “buona scuola”

di Stefano Reale

Dalla riforma “La buona scuola” di Renzi, andata in vigore nel 2016, è stata confermata l’ alternanza scuola- lavoro nel triennio delle scuole superiori, per immettere nel lavoro i giovani che stanno per terminare gli studi.

Questo serve per far capire come funziona il mondo del lavoro e soprattutto come si trova nella realtà dopo gli studi! La scuola-lavoro si divide in tre anni di studio, per 400 ore complessive da svolgere sia durante le ore scolastiche che fuori.

A volte si presenta per i ragazzi come una forma di sfruttamento, che invece di essere immessi nel lavoro vengono impegnati nello svolgimento del mestiere al posto di persone qualificate.