Gli italiani sono un popolo particolarmente superstizioso. Lo insegna la storia: il nostro Paese è ricco di tradizioni popolari antiche secoli, le quali si sono trascinate fino ai giorni nostri. D’altronde, le figure degli stregoni, santoni e maghi sono da sempre esistiti fin dalla nascita della civiltà: per carità, in passato venivano effettuati sacrifici umani ed animali, cosa che oggi non avviene più, però il concetto è quello.
Scaramanzia e gioco
Inutile dire che la scaramanzia si è riversata anche sul gioco, ed in particolar modo su uno dei giochi più diffusi in Italia. Parliamo del gioco del Lotto. Si tratta della lotteria più nota nel nostro Paese, nonché quella che mette in palio i premi più alti (spesso al mondo!).
Il gioco del Lotto è diffusissimo in Italia, così come sono diffuse le varie credenze circa gli avvenimenti che farebbero scaturire eventuali combinazioni di numeri, strettamente legati alla cabala o alla tombola napoletana: persino l’interpretazione dei sogni è spesso utilizzata per tentare la fortuna!
Al giorno d’oggi, la tecnologia ha fatto dei passi da gigante ed oggi è possibile fruire di vari siti per giocare al Lotto, i quali consentono di divertirsi online direttamente.
Scaramanzia: impatto sulle persone
Ciò che non viene sempre considerato è il fatto che la scaramanzia abbia avuto un impatto sul comportamento diretto delle persone: è riuscita a condizionare il comportamento umano, in maniera più o meno significativa.
Alcune statistiche parlano di una percentuale di superstiziosi molto elevata in Italia: oltre il 58% degli italiani crederebbe nella “sfortuna” e nella buona sorte. E, sempre dalle statistiche, pare che sia proprio il centro-Sud maggiormente superstizioso. Ma quali sono, effettivamente, alcuni comportamenti ormai diffusi ed altri che si tende ad evitare?
Per esempio, regalare le scarpe sembra che porti sfortuna: e questo non è soltanto una credenza italiana, ma diffusa un po’ in tutta Europa. Generalmente, si tende a credere che regalare scarpe sia un po’ come cercare di far allontanare una persona da sé.
Come detto, gli italiani sono superstiziosi, ma anche molti altri Paesi in giro per il mondo lo sono: basti pensare un po’ al giorno venerdì 17, che pare porti sfortuna un po’ in tutto il mondo. Stesso discorso riguardo la rottura di uno specchio (che assicurerebbe almeno 7 anni di sfiga) e passare sotto una scala aperta.
Altre usanze diffuse
Tra le altre usanze diffuse in Italia, strettamente correlate alla scaramanzia, troviamo anche i peperoncini portafortuna. Questi sono spesso indossati dalle persone, magari in una tasca, perché pare che portino fortuna in occasioni particolari (come un colloquio o un appuntamento).
Un’altra superstizione famosissima in Italia, per esempio, è quella di mangiare lenticchie a Capodanno. Questa usanza risale persino all’antica Roma e si basa sulla convinzione che mangiarle l’ultimo dell’anno porti fortuna e soprattutto denaro: d’altronde, il legume ricorda la forma delle monete. Anche l’anno bisesto, storicamente, pare porti sfortuna. Infine, può sembrare inutile ricordarlo, ma i gatti neri sono animali che spesso vengono considerati portatori di sventure: una convinzione che risale al Medio Evo.