Istituto di vigilanza “Aquila”, in arrivo i licenziamenti

Due situazioni paradossali, esposte ieri mattina durante una conferenza stampa dai rappresentanti di Cgil e Uil, che mettono in evidenza le difficolt? lavorative esistenti in regione. Da un parte le vertenze degli istituti di vigilanza e dall?altra il mancato rispetto delle regole sul cambio degli appalti. Due situazioni dietro alle quali ci sono persone, donne, uomini, madri e lavoratori che vivono veri e propri drammi. ?La vertenza dell?istituto di vigilanza Aquila ? ha spiegato Guarracino della Uiltucs ? ? singolare e assurda ed evidenzia come neanche le situazioni giunte ad una positiva conclusione poi si risolvono realmente?. Secondo Guarracino i lavoratori saranno a breve licenziati, nonostante l?accordo preso tra l?assessorato al lavoro, i sindacati e l?azienda di ripristinare 3 delle 8 postazioni soppresse. ?Siamo all?assurdo ? ha proseguito il sindacalista ? perch? nonostante l?intesa, con l?assessorato e con il presidente della Regione, che aveva divulgato anche un comunicato stampa nel quale affermava di aver salvato l?occupazione con il ripristino di 3 postazioni soppresse, l?accordo non ? stato mantenuto. In sostanza le postazioni non sono mai state ripristinate. Il problema non solo non si ? risolto, ma si ? addirittura aggravato perch? ora i licenziamenti ci saranno davvero?. Altra problematica messa in evidenza ieri mattina riguarda la deregolamentazione del settore degli appalti. Situazione messa in risalto da Capuano della Filcams Cgil. ?Ci sono delle regole, delle leggi, in particolare per quel che concerne i cambi d?appalto, soprattutto per salvaguardare i livelli occupazionali. Esiste un obbligo, da parte degli istituti che si aggiudicano le gare pubbliche, di assorbire il personale esistente. A volte ci troviamo in situazioni paradossali, come sta accadendo al Tribunale di Larino. C?? stata una gara d?appalto e la ditta aggiudicatrice, Citt? di Termoli, non assorbe l?unica unit? lavorativa esistente, peraltro una madre di famiglia monoreddito. Nonostante le numerose riunioni e i tentativi di mediazione, siamo ora costretti a promuovere una causa presso il Tribunale di Larino?. dmi