Centinaia di studenti delle scuole superiori in corteo questa mattina a Isernia in difesa della sanità.
“Vi invitiamo a manifestare per rivendicare il fondamentale diritto all’assistenza sanitaria”. Si rivolgono così alla cittadinanza intera i rappresentanti degli studenti degli istituti superiori di Isernia per la manifestazione di questa mattina in difesa della sanità pubblica. Un corteo iniziato alle ore 9 dinanzi la sede del Liceo Scientifico in Corso Risorgimento e che sta muovendo verso Piazza della Repubblica dove è previsto un dibattito finale.
“Negli ultimi mesi – hanno scritto in una nota i ragazzi – noi studenti della città di Isernia siamo diventati consapevoli della triste situazione sanitaria in cui versa la nostra regione e soprattutto la nostra provincia. L’ospedale di Isernia, in particolare, è in condizioni disastrose, con carenza di personale e con la prospettiva quasi sempre più certa di un’imminente chiusura di altri reparti”.
“Abbiamo appreso che per i medici che svolgono il loro servizio in Molise e a Isernia non può esserci una reale possibilità di futuro e di carriera – spiegano gli organizzatori – Per questo una rappresentanza di noi studenti isernini ha deciso di impegnarsi su questo fronte e di evidenziare alla Regione Molise, alle Autorità e alla cittadinanza il punto di vista dei giovani”.
I portavoce degli istituti Cuoco-Manuppella, Fermi-Mattei, Majorana-Fascitelli, pertanto, chiedono: “un’assistenza sanitaria garantita dalle strutture pubbliche e solo successivamente supportata dalle quelle convenzionate; cure da personale medico qualificato e assunto secondo criteri di merito, anche negli istituti privati; servizi capillari sul territorio garantiti da medici assunti a tempo indeterminato e reparti aperti e funzionanti; l’istituzione di un servizio di Pronto Soccorso presso l’Istituto Neuromed di Pozzilli”.
Anche l’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della Provincia di Isernia ha aderito all’iniziativa dal titolo ‘La sanità è un diritto, non un profitto” con l’intervento del presidente Fernando Crudele.










