Isernia-Campobasso, la sfida della verità

Le due squadre torneranno ad affrontarsi dopo tre anni

REDAZIONE SPORT
FRANCO DE SANTIS

L’attesa sta per finire. Domani è il giorno del derby tra l’Isernia e il Campobasso che torneranno ad affrontarsi dopo tre anni. I presupposti per un buono spettacolo ci sono tutti: sono andati a ruba i 250 biglietti messi a disposizione dei tifosi rossoblù, sugli spalti si prevedono mille spettatori. Oltre che sugli spalti, naturalmente, bisognerà cercare di vincere in campo. La squadra di Mandragora arriva all’appuntamento odierno in discrete condizioni. I due pareggi di fila hanno detto che in difesa non si subisce più come prima ma l’attacco è diventato allo stesso tempo sterile. Un po’ quanto accaduto alla truppa di Silva, che però con il minimo scarto è riuscita a battere sia Savignanese che Jesina arrivando al derby carica e se vogliamo più tranquilla.

A livello tattico si prevede un match interessante: 3-5-2 dell’ex trainer del Campobasso contro il 4-3-3 dell’attuale mister partenopeo. Sulla carta sarebbe portato più a scoprirsi il secondo e magari il primo punterà sulle ripartenze. Ma queste sono gare particolari, che come e più delle altre si giocano sui dettagli. Una giocata, un errore, un rimpallo, un’autorete, un rigore al 90’… Qualsiasi modo è buono per esultare e blindare un successo che assumerebbe un significato importantissimi su entrambi i lati.

Il fischio d’inizio sarà dato alle 15 in punto dal signor Michele Delrio di Reggio Emilia, assistito da Pavone di Sesto San Giovanni e Santoruvo di Piacenza.