Interinali Fca, c’è la proroga

È stata ufficializzata la tanto attesa risoluzione per i 475 lavoratori interinali impiegati presso lo stabilimento Fca di Termoli, dove si producono i motori benzina e diesel per Panda e Alfa Romeo. Nella giornata di ieri i componenti del Comitato esecutivo Consiglio delle RSA dello stabilimento FCA di Termoli, riunitosi con la direzione Aziendale, ha annunciato le proroghe contrattuali, portando sino alla data del 31 marzo 2018 l’impiego dei quasi 500 interinali che andranno ad affiancare i 2522 dipendenti diretti stabilimento molisano. Un segnale importante e non scontato, anche alla luce della recente vicenda del mancato rinnovo di 532 contratti nello stabilimento di Cassino nel Lazio.

“Un altro piccolo passo verso la stabilizzazione. Smentendo con i fatti le note comparse sulle testate giornalistiche di sventure e oscuri presagi. Il Consiglio di fabbrica esprime piena soddisfazione per i risultati che si stanno susseguendo nella nostra realtà produttiva”, questo il commento della Rsa dell’Associazione Quadri e Capi della Fca. Prudente il commento pervenuto dalla segreteria  e la Rsa  Uilm  – Uil: “Riteniamo positiva la proroga, ma allo stesso tempo abbiamo ribadito all’azienda di iniziare un percorso che porti alla loro stabilizzazione. Sarà nostro dovere portare avanti questa tematica, né va del futuro di centinaia di persone e del nostro territorio. Chiara anche la posizione ribadita nelle assemblee dal coordinatore nazionale Fim Cisl del Gruppo FCA-Cnhi, Raffaele Apetino. “”La proroga contratti – ha sottolineato – rappresenta una boccata di ossigeno importante per l’occupazione di Termoli e per l’intero territorio del Molise in cui, il sito occupa un importante ruolo per l’economia regionale. Come Fim continueremo a lavorare per dare stabilizzazione dei contratti e per gli investimenti che ci aspettiamo dal piano industriale di Gruppo anche sul sito di Termoli per il 2018″.

“E’ importante però – ha detto il sindacalista – che ci sia sinergia d’intenti tra regione e istituzioni locali. Serve lavorare ad un ”ecosistema” fatto di infrastrutture materiali e digitali, allo snellimento della burocrazia, facilitare il rapporto tra scuola e impresa, snellire l’accesso al credito ecc. Solo attraverso un cambio di marcia su questi fronti che renda competitivo e attrattivo il territorio, si può guardare con serenità al futuro. Vale per Fca, come per le imprese metalmeccaniche e di altri importanti settori produttivi della regione”.