Insorgono gli animalisti dopo la morte dell’orso Juan Carrito “Tratto di strada pericoloso”
“Perché non sono stati installati sul territorio impianti elettronici che evitano incidenti di questo genere”, ha dichiarato il presidente degli Animalisti italiani, Walter Caporale. Proprio lì era stata investita pure la madre Amarena
“La morte di Juan Carrito è responsabilità di tutti perché non si tratta solo di un drammatico incidente. L’orso è stato travolto in una zona già nota per la sua pericolosità: proprio lì era stata investita pure la madre Amarena. In quel tratto è presente solo il segnale stradale di attraversamento di animali selvatici. Perché non sono stati installati sul territorio impianti elettronici che evitano incidenti di questo genere? Una ‘disattenzione’ che è costata la vita di Juan Carrito visto che il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise ne aveva già iniziato ad installarne alcuni? Valuteremo con il nostro ufficio legale le responsabilità umanedel singolo cittadino insieme alla negligenza istituzionale che ha contribuito alla morte del giovane orso abruzzesediventato il simbolo della regione.” Questo il commento di Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani, all’indomani dell’incidente stradale costato la vita all’orso Juan Carrito, investito nel pomeriggio di ieri, lunedì 23 gennaio sulla statale 17, che collega Isernia a Roccaraso da un 25enne, L.G., che ha raccontato che il plantigrado è sbucato all’improvviso dopo una curva. Juan Carrito è stato portato all’Istituto Zooprofilattico di Isernia per l’autopsia.