Inquinamento delle acque, parte “Mare d’aMare”: «Tuteliamo l’ambiente»
Presentata la campagna di sensibilizzazione promossa dal Lions Club Termoli Tifernus
REDAZIONE TERMOLI
L’obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione, gli operatori ittici e quelli balneari al rispetto non solo del mare ma delle acque in generale per prevenire l’inquinamento. Si chiama “Mare d’aMare” ed è la campagna di sensibilizzazione promossa dal Lions Club Termoli Tifernus e presentata nella sede della Misericordia di Termoli dal presidente del Lions, Ezio Di Pinto, dal Governatore della Misericordia, Romeo Faletra, e dal presidente regionale della Federcopesca Molise, Domenico Guidotti. L’iniziativa partirà il 21 marzo quando alle 7, presso la Cattedrale di Termoli, si terrà l’evento “Musica da camera” con l’esibizione del quartetto ‘Agamennone’ composto da Benedetto Libbi al primo violino, Francesca Rienzi secondo violino, Paolo Capanna alla viola e Francesco Salvador al violoncello. Eseguiranno brani di Beethoven in do minore ed intratterranno il pubblico presente alla messa. Una iniziativa che mira a illuminare il problema dell’inquinamento delle acque dei fiumi e dei mari. «La maggior parte dei rifiuti che troviamo in mare – ha spiegato Di Pinto – provengono dai fiumi o dagli scarichi che sfociano proprio in mare. Pensiamo alle migliaia di cotton fioc che vengono gettati nei water e che, a distanza di qualche settimana, approdano in spiaggia». All’evento hanno aderito anche i Club Tifernus di Vasto, San Salvo, Ravenna e Cervia. Si tratta, infatti, di una forma di sensibilizzazione che diviene sempre più di strettissima attualità alla luce anche della battaglia che la 16enne Greta sta portando avanti dalla Svezia sulla tutela e la salvaguardia dell’ambiente e della Terra. Il mare, infatti, rappresenta un patrimonio immenso da tutelare e molto spesso gli stessi pescatori si trovano a dover avere a che fare con i rifiuti pescati assieme al pesce e che sono costretti a rigettare in acqua «perché vengono considerati dei rifiuti speciali e non ci è consentito portarli a terra – ha affermato Guidotti – sono anni che facciamo questo tipo di battaglie. Basterebbe che ci consentissero di fare gli “spazzini del mare” e gettare in un bidone a terra tutto quello che troviamo in acqua. Ma non possiamo farlo altrimenti veniamo multati». Una situazione che diventa ancora più paradossale a Termoli «dove il porto è di competenza regionale e quindi neanche l’amministrazione può avviare un servizio di raccolta differenziata perché il bando dovrebbe essere fatto direttamente dalla Regione che, ovviamente, non lo fa. Non credete, noi pescatori siamo molto sensibili a queste cose – ha concluso Guidotti – ma il più delle volte abbiamo le mani legate».