A Mirabello Sannitico, in occasione delle festività di San Giorgio, l’accoglienza all’Orso di Jelsi è stata improntata all’insegna di una calorosa ospitalità e amicizia. Presenti alla rappresentazione di lunedì sera anche molti bambini che hanno manifestato gioia, partecipazione corale e gradimento all’apparire dell’Uomo-Orso.
Come da programma, è stata riproposta davanti ad una attenta platea la storia del tenero “Orso” che è arrivato all’improvviso dal bosco urlando e spaventando la gente del paese.
Dopo vani tentativi, è stato catturato e tenuto a catena da un domatore e un aiutante che gli hanno imposto di danzare sotto la minaccia delle percosse di un bastone. Da sottofondo ai passi di danza del “brutto animale” (come lo chiama il sindaco), le note di improvvisati musicisti.
Apprezzata la rappresentazione jelsese rivisitata da Pierluigi Giorgio che, alla antica e tradizionale pantomima, dal 2008, ha voluto affiancare una versione più teatrale che con tanto di tenore, coro, popolani e testo in rima musicato e cantato, potesse meglio narrare la vicenda del povero orso (il capro espiatorio), dal momento della cattura all’asservimento.
Il Comitato festa di San Giorgio si è detto più che soddisfatto, anche per la segnalazione a suo tempo, da parte di Luigi Iafigliola e Nicola Di Vito musicisti della “Ballata” e concittadini di Mirabello. Al termine della serata, al regista Pierluigi Giorgio e all’Associazione “Gli Orsi Volanti”, è stata consegnata da Carmen Firro, presidente del Gruppo Folk, una targa-ricordo che arricchirà il Museo dell’Orso a Jelsi.
Queste iniziative rappresentano sicuramente validissime occasioni per incontrare e conoscere altre realtà, favorire scambi di ogni genere, consolidando rapporti di amicizia costruttiva e creando ponti tra diversi comuni molisani.