Infermieristica: da settembre torna nel centro storico

Isernia, via libera ufficiale al ritorno dell’Università nel centro storico. Come preannunciato giorni fa, la Regione Molise. La Diocesi di Isernia e l’Asrem hanno siglato l’accordo che consentirà di utilizzare i locali dell’ex seminario di via Mazzini. Già da settembre, l’edificio ospiterà oltre ai corsi di Infermieristica dell’Università ‘La Sapienza’, anche i servizi sanitari Asrem, più precisamente il Centro Unico prenotazioni (Cup) e un punto di guardia medica. Ad illustrare le novità è stato il governatore Paolo Di Laura Frattura in una conferenza stampa svoltasi ieri alle 15.30 presso i locali di via Mazzini insieme alla direttrice didattica del corso di laurea, Giavanna Venditti, e al direttore sanitario Asrem, Antonio Lucchetti. “Grazie all’Asrem – ha detto Frattura – avremo il centro unico di prenotazioni, un presidio di guardia medica e un posto informativo per tutti i servizi Asrem.

Questo a dimostrazione dell’impegno e dello sforzo di rivitalizzare non solo il centro di Isernia ma di riempirlo di servizi. I lavori partiranno subito, in mod da consentire la presenza degli studenti dalla partenza del nuovo anno accademico”. Grazie all’ampilamento degli spazi, ha affermato la dottoressa Ventitti, ci sarà la possibilità di incrementare il numero degli studenti, portandoli fino alle 279-280 unità, e si potrà pensare anche all’attivazione di un master. Circa la presenza di un presidio di guardia medica, che sarà un potenziamento di quella attuale del Veneziale, e non un trasferimento, Lucchetti ha affermato che “nel momento in cui ne abbiamo avuto la possibilità, abbiamo programmato l’apertura di un presidio in questo punto della città. Una scelta che si inserisce in un discorso complessivo, che stiamo portando avanti da mesi, grazie all’interlocuzione con sindacati e medici di categoria sulla riorganizzazione della Guardia Medica. Che verterà soprattutto su un miglior funzionamento, la centralizzazione delle chiamate, cosa già individuata nell’atto aziendale. Risponderà un numero unico che, tra emergenza e continuità, permetterà poi di fare un triage immediato, per rendere più appropriata la risposta del 118 e della Guardia Medica. Previsto poi un miglioramento delle sedi, abbiamo invitato molti sindaci a trovarne di più opportune e garantire al contempo maggiore sicurezza. E ciò anche alla luce delle aggressioni che, in passato, si sono registrate nei confronti di alcune colleghe. Abbiamo già migliorato le condizioni di sicurezza, attraverso dei collegamenti con dei sistemi di allarme, laddove era possibile. Dobbiamo fare ancora molto, anche con l’aiuto dei carabinieri. Abbiamo 46 punti e se riusciamo a concentrare punti non necessari miglioreremo la sicurezza, assicurando sempre ovviamente i sistemi di risposta per garantire un servizio ottimale”.

L’accordo prevede che l’ente regionale si faccia carico dei lavori di risistemazione dell’ex seminario, necessari per adeguare gli spazi alle esigenze sia dell’Università che del Cup, per quel che riguarda i locali del pianterreno dell’immobile. Dal canto suo la Curia concederà quegli sessi locali in comodato d’uso per la durata di sei anni. Un traguardo accolto con soddisfazione dal sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio, che con l’amministrazione era stato il promotore degli incontri tra le parti che hanno portato all’odierna convenzione. Dapprima interloquendo separatamente con Regione e Curia e poi convocando un tavolo congiunto che, a dicembre, ha visto a palazzo San Francesco la presenza di tutte le parti coinvolte: Regione, Curia e Università. “Una decisione che era nell’aria – ha commentato il primo cittadino – e che noi abbiamo sollecitato, come amministrazione comunale, da tanto. Per noi è un traguardo molto importante, visto che siamo stati i promotori di tale risultato, avviando il confronto. Il nostro obiettivo era quello di avere nel centro storico una presenza significativa, non solo culturale, ma anche dal punto di vista della vivacità, dell’economia e del risveglio dell’area”. La speranza, ora, è che questo sia il primo passo per l’approdo di altre facoltà. Finalmente, ha concluso il primo cittadino, “vediamo un obiettivo raggiunto, grazie anche all’impegno della Regione. È un obiettivo importante che ci eravamo prefissati, ora speriamo di avere altre soddisfazioni. Vogliamo, ad esempio, che ritorni anche l’Unimol nella città di Isernia, e troveremo una sede appropriata. E siamo in attesa per Palazzo Jadopi, per il quale come Comune abbiamo presentato delle proposte e speriamo di poter avere anche lì una risposta importante da parte della Regione”.