Infanzia negata e maltrattata, “ossigeno” per i progetti di tre Ambiti molisani
Sono 384 gli interventi finanziati dall’impresa sociale da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile – Bando “Ricucire i Sogni. Iniziativa a favore di minori vittime di maltrattamento”. E tra questi c’è anche “CHILD CARE – Prevenzione e cura del maltrattamento all’infanzia”, un servizio innovativo rivolto ai minori in difficoltà che coinvolge tre Ambiti Territoriali Sociali del Molise (Campobasso, Isernia e Venafro) ed è realizzato da un ampio partenariato del privato sociale (Coop. Sirio, Ente Capofila, NuovAssistenza, Isis, Isnet, Edi, Psicoius). Un servizio di cui il territorio aveva bisogno, dai dati sui bisogni raccolti in regione. Un servizio che metterà in azione esperti di settore provenienti da università ed enti di portata nazionale.
Questo è emerso dalla conferenza stampa online di questa mattina, alla quale è intervenuta la dott.ssa Maria Teresa Serranò di CON I BAMBINI, responsabile del progetto, che ha illustrato appunto la ratio del bando.
CHILD CARE nasce da un’idea condivisa e da dieci anni di impegno e di studio sul tema. Anni che hanno visto, ha spiegato Lino Iamele, presidente cooperativa SIRIO- ente capofila, il costituirsi ed il rafforzarsi di una squadra di professionisti e di partner pubblici e privati di elevata caratura, che si sono messi in gioco in questo bando. Peculiare e nuovo è l’ingresso di due strutture nazionali strategiche, la Coop. Edi e l’Associazione PSICOIUS, Scuola romana di psicologia giuridica, che hanno il compitodi incrementare la qualità del servizio, rispettivamente creando una policy sulla Tutela dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Child Safeguarding Policy)e garantendo formazione supervisione ai professionisti coinvolti.
Il gruppo di lavoro è partito da un’esperienza pregressa in basso Molise, dalla conoscenza del territorio grazie ai tanti progetti messi in campo dai partner e dalla richiesta d’aiuto proveniente anche da territori nuovi. Le attività previste sono ciò che serve, ciò che giunge dalle richieste di aiuto. Prevenzione e trattamento sono dunque il binomio al centro delle azioni previste e illustrate dalla dott.ssa Francesca Vitale, responsabile di progetto. Una prevenzione secondo i modelli più all’avanguardia, legati al capacity building, alla formazione integrata e multidisciplinareche coinvolgerà anche le scuole, con l’aggiornamento di protocolli operativi interistituzionali e con la realizzazione di strumenti nuovi come il codice di condotta univoco e specialistico.
Le attività cliniche di “cura”andranno dal sostegno alla genitorialità, psicoterapie individuali e familiari, a interventi di inclusione sociale dei minori, con un occhio speciale agli adolescenti che in questo momento sono particolarmente sofferenti. Strategica l’azione di parent training, che prevede professionisti dedicati all’interno dell’équipe di lavoro e che non esclude eventuali interventi domiciliari di natura educativa.