Inchiesta dei Nas sul decesso del 47enne di Larino, la posizione dell’Asrem

In attesa della conclusione delle indagini, l'Azienda sanitaria regionale chiarisce alcune delle criticità evidenziate dal controllo del Nucleo Antisofisticazioni dei Carabinieri

LARINO

Resta sotto i riflettori l’inchiesta aperta – contro ignoti – dalla Procura della Repubblica di Larino che si lega alla scomparsa di Michele Cesaride, il 47enne larinese deceduto prematuramente il 19 luglio scorso a seguito di un’emorragia cerebrale all’ospedale di San Giovanni Rotondo, struttura dove giunse a seguito di un suo trasferimento dal San Timoteo di Termoli causato da un mancato funzionamento di una Tac. Dopo i dettagli emersi nei giorni scorsi sull’azione condotta dal Nucleo Antisofisticazioni dei Carabinieri è stata resa nota nelle scorse ore anche la posizione dell’Asrem, che ha interso chiarire così alcune delle criticità evidenziate nell’informativa scaturita a seguito del controllo mirato che il Nas di Campobasso, coordinato dal comandante Luogotenente Mario Di Vito, ha effettuato in ambito regionale. Un primo chiarimento giunge sul mancato rinnovo del protocollo d’intesa con l’Istituto Neuromed per la gestione delle emergenze – urgenze con interessamento neurochirurgico presso il pronto soccorso di Campobasso. Su questo punto l’Azienda Sanitaria Regionale fa sapere che, seppur scaduta a marzo per malintesi amministrativi, l’intesa era di fatto tacitamente in vigore, visto che anche nei mesi successivi la Neuromed di Pozzilli ha continuato a garantire neurochirurghi per le reperibilità notturne. L’altro accordo di luglio, citato dai carabinieri, era invece diverso, visto che ampliava all’intera giornata la disponibilità di specialisti privati in vista del periodo estivo. L’Asrem ha poi sottolineato come l’istruttoria via e-mail era comunque precedente al decesso del 49enne larinese. Un errore c’è però stato – così come confermato in un intervista Rai dal direttore generale Sosto – ed è riconducibile al fatto che invece di indirizzarlo alla centrale operativa, il fax è stato inoltrato al responsabile. Aspetto al quale l’Asrem si era già interessata, chiedendo agli addetti di utilizzare le mail con conferma di lettura al posto del fax. Ulteriori chiarimenti giungeranno a seguito della conclusione dell’inchiesta. Gli inquirenti, per completare le indagini, sono in attesa del risultato dell’esame autoptico e della relazione finale dell’ispezione della Task Force inviata dal Ministro della Salute.