I responsabili dell’incendio risalente al primo pomeriggio del 29 luglio scorso e verificatosi a “Coste San Nazzaro” di Monteroduni, ora hanno un’identità: si tratta di due uomini originari della provincia di Caserta. A scoprirla sono stati i carabinieri della Stazione Forestale di Monteroduni, alla conclusione delle indagini di polizia giudiziaria. Gli stessi militari hanno immediatamente deferito i due a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria, che, se riconosciuti colpevoli, rischiano un periodo di reclusione che va da uno a cinque anni.
Quel giorno i carabinieri forestali hanno da subito avviato le indagini e ripercorso l’intera zona incendiata, estesa più di un ettaro di bosco di leccio, per la ricerca e interpretazione degli indicatori del passaggio del fuoco. Sulla base delle informazioni raccolte in ordine agli elementi che influiscono sul comportamento delle fiamme, come vento, pendenza e combustibili, si è potuta ricostruire una visione d’insieme e individuare una piccola porzione di terreno da dove era insorto l’incendio, all’interno di un cantiere allestito per la manutenzione della tratta ferroviaria Isernia-Venafro.
Si è accertato che un operaio, nel tagliare alcune rotaie dismesse con l’impiego di una fiamma ossidrica, aveva accidentalmente innescato l’incendio e quindi è stato deferito unitamente al responsabile dei lavori.