Incendi, si indaga sul dolo. Summit per il futuro della chiesa a rischio crollo

I danni sono in fase di verifica e sicuramente occorrerà qualche giorno per conteggiarli tutti. Il “day after” il maxi incendio che ha creato il terrore a Guglionesi, vede un paese quasi “tramortito”. Le fiamme, molto probabilmente di natura dolosa anche se le indagini dei vigili del fuoco sono ancora in corso, hanno costeggiato il centro abitato, disegnando quasi un “cerchio” alla base del paese poi, sospinte dal forte vento di garbino, sono arrivate fin dentro il paese innescando un incendio all’interno della chiesa in disuso di Sant’Antonio Abate. Ed è proprio su questo aspetto che nelle prossime ore si deciderà il da farsi.

«I danni sono in fase di verifica – ha affermato il sindaco di Guglionesi, Mario Bellotti, contattato telefonicamente mentre stava raggiungendo Campobasso per un incontro con il presidente Toma per la questione dell’acqua – l’incendio a macchia di leopardo ha interessato tutto il paese, anche i privati e gli impianti elettrici e telefonici».

Sotto la lente il rischio di crollo della chiesa «che è un rischio che non si esclude. In giornata abbiamo una riunione con la Soprintendenza, ci vedremo e faremo ulteriori verifiche. I vigili del fuoco – ha continuato Bellotti – hanno riscontrato delle crepe importanti sollecitate dal calore che tendono a fare delle forze di spinta nei confronti dei muri e delle strutture. Il rischio di crollo ci può essere è per questo che abbiamo interdetto l’area al transito pedonale e veicolare e siamo in attesa delle verifiche che si faranno in giornata anche perché questa chiesa si trova nel pieno centro abitato, in prossimità di una scuola e quindi il problema va risolto subito».

Non c’è, in ogni caso, il rischio di uno slittamento dell’apertura delle scuole. «L’incendio non ha arrecato danni all’edificio per il quale stiamo completando le opere di adeguamento che contiamo di finire in settimana e ripartire».