La richiesta è quella che “sia fatta giustizia per Ennio”. Si è incatenato fuori dall’Istituto Professionale di Campomarino per perorare la causa del ragazzo “con gravi disabilità che a tutt’oggi non può andare a scuola”. Una protesta pacifica ma che mira a smuovere le coscienze di chi è chiamato a intervenire quella che ha fatto Nick Di Michele, consigliere comunale termolese del MoVimento 5Stelle. Sotto la lente, appunto, la storia del ragazzo che “a tutt’oggi e nonostante varie rassicurazioni ancora non riesce ad andare a scuola perché ha bisogno di un insegnante di sostegno e avrebbe bisogno che la classe fosse sicura dal punto di vista strutturale.
Per questo motivo il preside chiama la mamma dicendo che nel brevissimo tempo sarebbe riuscito a mettere in sicurezza la classe per Ennio. Siamo al 24 di novembre ed Ennio sta ancora incatenato a casa. Per questo abbiamo messo le foto di Ennio e abbiamo portato le catene ha solo il sostegno della famiglia e della mamma ma non ha la possibilità di stare con gli altri ragazzi come la Costituzione vuole. L’avvocato della famiglia ha denunciato tutto gli inquirenti hanno fatto sì che l’indagine fosse aperta raccogliendo carte e testimonianze ma allo stato Ennio deve stare chiuso in casa. Mi sembra inqualificabile – ha concluso il consigliere pentastellato – il comportamento di chi non riesce ad assicurare a una persona con un grave handicap di poter stare in classe con altri ragazzi”.