In sciopero i lavoratori della ‘Falco’ per accordo disatteso: “Con lo stipendio base non si vive più”

Una intera giornata di sciopero per i lavoratori della cooperativa ‘Il Falco’, in appalto alla Itt Motion Technologies di Termoli, azienda che produce pasticche per freni nella zona industriale della città adriatica.  Questa mattina, venerdì 24 marzo, insieme alla Filcams Cgil Molise-Fisascat Cisl Abruzzo Molise hanno fatto sentire la propria voce tra cori, fischi e bandiere dinnanzi ai cancelli dell’azienda. Questa volta, però, la protesta è nei confronti della cooperativa ‘Il Falco’ e non contro la Itt che invece ha ottemperato e modificato le condizioni contrattuali della cooperativa. 

Per capire meglio le motivazioni che portano alla mobilitazione è opportuno fare un passo indietro di qualche mese. Il giorno 13 settembre 2022 fu proclamato un giorno di mobilitazione perché alle maestranze veniva applicato un CCNL disdettato non più applicabile, richiedendo l’applicazione del CCNL multiservizi. La mobilitazione determinò una serie di incontri con la cooperativa fino alla determinazione di un accordo scritto il 07.12.2022 dove si definiva la variazione contrattuale (da SAFI a multiservizi) a partire da febbraio 2023 con applicazione di livelli coerenti rispetto al lavoro svolto dai lavoratori.
Ebbene dal mese di febbraio 2023 la cooperativa ha provveduto alla variazione di CCNL ma ha applicato a tutti il primo livello a fronte del terzo livello, quest’ultimo corretto rispetto alle mansioni svolte. Questo ha determinato una perdita notevole di reddito.

“Siamo qui perché non è cambiato quasi niente nelle buste paga dei lavoratori – ha affermato Daniele Capuano, della Filcams Cgil-  che si vedono ancora inquadrati nel primo livello, quello base. Nessun aumento contrattuale nonostante l’Itt ha modificato le condizioni contrattuali della cooperativa. Saremo qui fino a quando questa situazione non verrà risolta”. Di sciopero inevitabile ha parlato Stefano Murazzo, Fisascat Cisl. “Le condizioni sancite nell’accordo non sono state rispettate e i lavoratori sono anche stati accusati dalla cooperativa di comportamenti anomali all’interno della struttura dell’Itt. Ciò non è assolutamente vero. I lavoratori svolgono le loro mansioni correttamente e con grande impegno giornaliero. Non si può scaricare la responsabilità di questa situazione ai lavoratori. E noi non lo permetteremo.” A parlare a nome di tutti i dipendenti è stato Costanzo Di Tiello. “Lo stipendio è minimo, il nostro lavoro è retribuito come dovrebbe esserlo. Non ce la facciamo più. Con 940 euro di stipendio base non si vive”.