“Il Sindaco di Casacalenda Sabrina Lallitto fa conferire, dal suo Vicesindaco Piero Tozzi privo di deleghe, l’incarico di responsabile dell’area amministrativa al padre Nicola Lallitto, dipendente comunale, attribuendogli un incremento di stipendio annuale di € 5.000 come da decreto n. 5 del 17/02/2020 che si allega in copia”. Si legge così in una nota inviata dalla sinistra casacalendese.
“Questa denuncia è stata fatta sulla pagina Facebook dal capogruppo di minoranza e già sindaco Marco Gagliardi a questo link https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2664886920455397&id=100008023449184
Si riporta per intero la sua denuncia “Con l’arrivo del nuovo anno, perciò, cerca di riparare agli errori commessi e affida la responsabilità della Polizia Locale ad un Dipendente Comunale e quella del Servizio Amministrativo a… “Aspetta – pensa – il dipendente è mio padre, probabilmente c’è un conflitto di interessi, non lo posso nominare Responsabile. Non posso aumentargli lo stipendio con l’assegnazione di una indennità ed attribuirgli la gestione di fondi del Bilancio comunale”.Allora arriva la genialata: il Decreto del Sindaco diventa Decreto del Vice Sindaco.
Così il Viceré, ignaro di tutto o fido complice non lo sapremo mai, firma un atto (Decreto n. 5 del 17.02.2020) con il quale attribuisce la Responsabilità dell’Area Amministrativa al papà della Sindaca, gli attribuisce circa 5 mila euro di stipendio in più all’anno fino al 31 gennaio del 2023 e gli consente di gestire tutti i fondi che il Bilancio comunale gli mette a disposizione. Le due ciliegine sulla torta del provvedimento, però, sono rappresentate dai pareri tecnico-amministrativo e contabile che, obbligatoriamente, devono precedere e supportare l’atto. Il primo apposto dal Vice Sindaco (che non ne aveva titolo) ed il secondo dalla nostra Sindaca (figlia dell’interessato) in qualità di responsabile dell’Area Finanziaria. Quando la realtà supera di gran lunga la fantasia!Qualche giorno dopo la pubblicazione dell’atto, ci accorgiamo che qualcosa non funziona e chiediamo lumi al Segretario comunale palesando i dubbi e, comunque, chiediamo formale parere sulla legittimità dell’atto. Da lì a poco il Coronavirus ci ha travolti e chiusi in casa e, per questo, siamo ancora in attesa di una spiegazione”.