Impennata di contagi in Italia, Toma: «Per ora non ho in mente di fare delle zone rosse»

Il Governatore intervistato da Rai Radio 1: «I molisani sono molto prudenti»

«L’Italia è oggi in una situazione ben diversa rispetto a quella del mese di marzo, anche se anche questa situazione si sta rivelando molto critica». Lo ha detto nella mattinata di giovedì 22 ottobre 2020 il premier Giuseppe Conte illustrando alla Camera il Dpcm del 18 ottobre. «Saremo pronti a intervenire nuovamente se necessario – assicura il presidente del Consiglio – Siamo ancora dentro la pandemia e il costante aumento dei contagi ci impone di tenere l’attenzione altissima». L’impennata dei contagi negli ultimi giorni sta portando i governatori delle regioni più colpite ad adottare misure più stringenti. In Molise, almeno per adesso, è però da escludere l’adozione di provvedimenti più rigidi come ad esempio l’istituzione di zone rosse. A confermarlo è stato il Governatore della Regione, Donato Toma, ai microfoni di Rai Radio 1 durante il programma “Radioanchio” andato in onda giovedì 22 ottobre. «In questo momento non ho in mente di fare delle zone rosse in quanto i contagi sono tutti sotto controllo. Abbiamo – ha aggiunto Toma – solo una terapia intensiva impegnata». Alla domanda se bisogna “circoscrivere” il territorio attraverso l’adozione di misure drastiche Toma ha invece risposto che «non serve chiudere le “frontiere”, il Molise ha una economia molto debole, se chiudo le frontiere moriremo di povertà; del resto il traffico sia in entrata che in uscita è controllato e i molisani sono molto prudenti. Su quelle che saranno le future decisioni nazionali io dirò la mia, perché bisogna tener conto della differenziazione dei territori – ha concluso Toma – ma naturalmente, ed è superfluo anche rimarcarlo, rispetteremo tutti i provvedimenti che saranno eventualmente adottati».

BFC