Nonostante i metodi di produzione e distribuzione in campo farmacologico abbiano subito cambiamenti costanti grazie alle nuove tecnologie, gli obiettivi e la qualità delle trasformazioni più recenti si sono rivelate molto più profonde.
Innanzitutto, va detto che la filiera del farmaco ha da sempre seguito un percorso a senso unico: dal produttore di medicinali al consumatore. Le nuove tecnologie stanno completamente sconvolgendo questo processo, trasformandolo in un percorso a doppio senso, in cui il consumatore è una parte attiva di tutta la filiera. È nata una vera e propria rete globale di scambio in cui sono sempre più frequenti prodotti altamente personalizzati e che garantisce la partecipazione al mercato anche alle realtà produttive più piccole e con meno esperienza. Inoltre, con buona probabilità anche l’abitazione del consumatore diventerà parte integrante della catena produttiva grazie all’uso delle stampanti 3D.
L’obiettivo principale del processo distributivo di un farmaco è quello di recapitare il giusto medicinale alla persona che, in un determinato momento, ne ha bisogno, nel minor tempo possibile e con la massima efficienza e fare in modo che il processo di guarigione sia portato a termine nel miglior modo possibile.
La sfida più importante della catena distributiva è quella di garantire la sicurezza e l’affidabilità dei prodotti all’interno del percorso che il farmaco compie dal momento in cui esce dalla casa farmaceutica a quello in cui arriva negli ospedali, nelle farmacie o al paziente. La piaga dei medicinali contraffatti, a tal proposito, è cresciuta molto sia in termini di costo economico del mercato nero globale, sia in termini di rischi per le vite umane che assumono tali prodotti. Ad esempio, nei mercati emergenti come l’Asia, l’Africa o il Sud America, i medicinali contraffatti rappresentano dal 10 al 30 per cento del mercato globale.
La nuova tecnologia più adatta per porre rimedio a questo importante problema arriva dal mondo delle crypto-valute e si chiama Blockchain. Essa è in grado di garantire un’elevata trasparenza della rete distributiva. Un pratico esempio potrebbe esse il seguente: ad ogni medicinale viene assegnato un codice a barre che viene scannerizzato e registrato sulla blockchain ogni volta che passa da un soggetto all’altro. In questo modo tutti gli spostamenti del prodotto vengono registrati e sono visibili in qualsiasi momento a tutte le parti coinvolte, anche agli stessi pazienti. Questo renderebbe molto più difficile, se non impossibile la vendita sul mercato dei medicinali contraffatti.
Giusy Colarusso