Immobili Asl, vinta la battaglia giudiziaria

Due sentenze della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (Presidente Aurelio Cappabianca) hanno posto la parola fine all?annosa e complessa controversia che vedeva contrapposta l?Agenzia delle Entrate, all?ASL n. 3 ? Centro Molise, difesa dall?avvocato tributarista Francesco Mancini, in relazione ad accertamenti Irpeg ed Ilor sugli immobili posseduti dall?Azienda Sanitaria, ma ancora di propriet? dei Comuni.?L?Agenzia aveva avanzato una richiesta di oltre un milione di euro, sostenendo che gli immobili, ancorch? non ancora trasferiti in propriet? all?ASL all?epoca degli accertamenti (dal 1995 al 2000), dovevano essere dichiarati da quest?ultima in virt? del possesso o, comunque, in applicazione dell?art. 5 del D.Lgs. n. 502/1992, che, secondo la tesi dell?Amministrazione Finanziaria, avrebbe determinato un passaggio ex lege dai Comuni all?ASL. La Corte di Cassazione, aderendo all?interpretazione dell?avv. Mancini, che ha assistito l?Azienda in tutti e tre i gradi del giudizio, ha riconosciuto che, ai sensi dell?art. 5 del D.P.R. 601/73, in deroga ai principi ordinari il criterio di tassazione dei redditi fondiari, per i Comuni, ? quello della titolarit? giuridica e non del possesso, con la conseguenza che il reddito era di pertinenza dei Comuni proprietari (in esenzione da imposizione) e non dell?ASL. Inoltre, la Corte di legittimit? ha precisato che la disposizione del D.Lgs. n. 502 del 1992, nel prevedere che il patrimonio della ASL ? costituito anche dai beni da trasferire, ha una natura meramente programmatica, non disponendo, cos? come eccepiva l?Azienda Centro Molise, alcun automatico trasferimento dei cespiti. La pronuncia della Suprema Corte riveste una straordinaria importanza anche per le annualit? successive e libera la procedura di liquidazione dell?ASL n. 3 da un pesante fardello, tanto pi? delicato e sgradito se si considerano le eccezionali difficolt? finanziarie del sistema sanitario. Finalmente, dunque, una buona notizia per il pianeta sanitario molisano, che non si vede costretto a sostenere ulteriori, impropri oneri fiscali, in uno scenario che gi? annovera i contribuenti molisani tra i pi? tartassati d?Italia, per effetto delle aliquote massime sulle addizionali regionali all?Irpef e sull?Irap, imposte d?imperio a causa dei disavanzi sanitari.