Il Tribunale di Isernia: «Chiunque ha avuto accesso alla guardia medica, lo dica»

La circolare è rivolta ai magistrati e al personale amministrativo dopo la positività al virus del sostituto che operava nella struttura

ISERNIA. Il Presidente del Tribunale di Isernia Enzo Di Giacomo, il Procuratore della Repubblica di Isernia Carlo Fucci ed il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Isernia Maurizio Carugno hanno diramato una circolare, ciascuno per quanto di propria competenza, a tutti i magistrati ed il personale amministrativo (incluso il locale Consiglio dell’Ordine Forense), in base alla quale ognuno dovrà dichiarare sotto la propria responsabilità se lui o un proprio parente convivente abbiano avuto accesso o meno alla guardia medica dell’Ospedale di Isernia nei week-end (sabato e domenica) degli ultimi 30 giorni. In caso di dichiarazioni affermative, si assumeranno le opportune misure conseguenziali.

La Conferenza Permanente presso il Tribunale di Isernia ha altresì a questo punto ulteriormente modulato le già adottate misure in senso maggiormente restrittivo, limitando gli accessi nei singoli uffici (cancellerie, segreterie, ecc.) del Palazzo di Giustizia, nel senso che negli stessi non può accedere più di una persona alla volta, ad eccezione delle attività che comportino necessariamente la compresenza di più persone.

Ed ancora, sempre in data odierna, il Presidente del Tribunale di Isernia, il Procuratore della Repubblica di Isernia ed il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Isernia hanno stipulato un apposito Protocollo di Intesa al fine di regolamentare l’astensione dalle udienze proclamata dall’Organismo Congressuale Forense, che potrà essere richiesta anche per via telematica (e quindi senza recarsi personalmente presso il Palazzo di Giustizia o presso gli Uffici del Giudice di Pace del circondario) dagli interessati sia per le cause civili che per quelle penali.

Nel Palazzo di Giustizia di Isernia continuano ad essere attuate le già adottate misure e regole comportamentali adottate dalla Conferenza Permanente, quali la misurazione a distanza con termometro-laser a raggi infrarossi della temperatura di tutti coloro che intendono accedere al Palazzo di Giustizia. Proprio in questi giorni ed anche in data odierna, tra l’altro, è stata rilevata una temperatura superiore ai 37° a varie persone (avvocati e testimoni) che intendevano accedere al Palazzo di Giustizia ed il loro accesso è stato inibito, dandone avviso all’Autorità sanitaria e fornendone le relative generalità.

Continuano altresì ad essere attuate anche le altre misure fino ad oggi adottate, come l’apposizione a muro dei contenitori contenenti il disinfettante, nonché dei manifesti relativi alle regole comportamentali (evitare strette di mano, ecc.), nonché per taluni dipendenti il ricollocamento in stanze singole e/o l’utilizzo di guanti di lattice e mascherine, nonché i rinvii di talune udienze e procedimenti civili e penali a seguito di appositi esoneri, nonché la pulizia e disinfestazione ordinaria e straordinaria.

In caso di mutamento della situazione, la Conferenza Permanente valuterà l’adozione di ulteriori misure eventualmente ancor più restrittive, sempre modulandole al fine di adattarle alla situazione stessa ed evitando di creare panico o allarmismi.

A parte i predetti rinvii delle udienze in conseguenza dell’astensione proclamata dall’Organismo Congressuale Forense ed a parte i rinvii delle udienze e/o attività cui qualche singolo Magistrato è stato autorizzato, non risulta invece possibile procedere alla sospensione delle udienze e delle attività giurisdizionali ed amministrative, come richiesto ancora una volta dalla locale Camera Penale, forse a quest’ultima sfuggendo che tanto risulta inibito dalla vigente normativa e che ciò sarà possibile solo a seguito di apposito provvedimento delle Autorità governative nazionali, provvedimento questo peraltro sollecitato dalla Magistratura e dalla Avvocatura anche a livello locale.