Il sontuoso successo della città del pallone

GENNARO VENTRESCA

I calci d’angolo, a volte, entrano nella fiaba. Però non si identificano mai in un sonetto del Dolce stil novo. Semmai in una bibbia di strada. Con le sue storie cruente, trame, sfide, successi e incredibili scivoloni. Il campionato non è stato mai così lungo, increspato da una serie di rinvii… e di speriamo.

Dopo atroci sofferenze i nostri ragazzi ce l’hanno fatta ad entrare con baldanza nell’avvenire. Mentre zitelle curiose hanno sbirciato dietro i vetri delle finestre.

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Al contrario del passato in cui la nostra squadra è stata sempre un po’ daltonica. Con SuperMario ha percepito i colori. E ha vinto. Aiutata dall’intera città che ha fatto sentire il suo calore pur rimanendo, come imponevano le regole, fuori dallo stadio. Il gruppo è stato sempre vivo. Con un suo linguaggio dinamico. E le proprietà dell’acqua. Si è mosso, ha aggirato gli ostacoli per una navigazione ardua che ha richiesto abilità.

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C’erano formazioni di riguardo anche 46 anni fa. In C dovemmo vedercela col Lecce che bruciò allo sprint il Benevento e il Bari. La vittoria valeva due punti. Noi ne centrammo 14 a cui aggiungemmo 11 pareggi, per un totale di 39 punti che ci permisero di raggiungere un lusinghiero sesto posto, alle spalle del Messina. Gran merito venne assegnato a mister Lino De Petrillo che curò anche la campagna acquisti. Assicurandosi gente del livello di Migliorini, Pilone, Carloni, Urbani, Bolognesi, Blasig, Qualano, Bassi e Capogna. Tanta roba.

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Per una matricola fu veramente una gioia. La città fu rapita dal fascino del pallone e anche se in maniera meno sofisticata si creò un ambiente caldo e amabile che in qualche modo stiamo vivendo in questa fase. Certamente la più futurista, dati i tempi del web caratterizzati da una comunicazione formidabile. Il club dei tifosi rossoblù per supplire alla mancanza di una rete locale televisiva acquistò una telecamera di poco conto per filmare le partite esterne.

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Vi lascio immaginare la qualità delle riprese, ma il lunedi sera lo stanzone del club si riempiva di tifosi poco esigenti. A cui andava bene anche la modesta telecronaca di un cronista di complemento, scovato tra gli iscritti. In punta di verità i gol furono appena 34, due in più di quelli subiti. Questo deve farvi capire quanto sia difficile la C. Si annuncia addirittura “proibitiva” quella che dovremo affrontare l’anno prossimo. Stando ai nomi di grido delle 19 consorelle. Ma SuperMario sa come muoversi, cominciando dal potenziare i quadri dirigenziali della società con a capo Raffaele De Francesco, visto che Gesuè e i suoi soci hanno altri compiti.