Un nuovo ed importante riconoscimento per il nostro Molise: ? stato celebrato dal settimanale del Corriere della Sera, Sette, attualmente in edicola. A far conquistare le pagine nazionali al Molise ? stato il ?Prunus spinosa? di Bagnoli del Trigno. L?arbusto selvatico cresce spontaneamente nel territorio del comune della provincia pentra e, come si ? scoperto nel corso degli ultimi anni, possiede delle propriet? che inibiscono le cellule cancerose. Ebbene, il noto settimanale, prende spunto dall?incontro che si ? tenuto a Bagnoli nelle scorse settimane, al quale hanno preso parte la ricercatrice dell?Istituto Superiore di Sanit?, Stefania Meschini, e Franco Mastrodonato che ? invece il presidente della SIMeB, Societ? Italiana di Medicina Biointegrata, che si ? occupata di mettere in commercio dallo scorso 5 ottobre un preparato fitoterapico a base di prunus spinosa, il Trigno M per fare un ampio reportage Green sulla bacca e sul Molise.
L?integratore, prodotto della lavorazione delle bacche presenti a Bagnoli del Trigno, sar? presentato il prossimo 26 novembre alla Camera dei Deputati, prodotto alla ditta Biogroup. Delle propriet? delle bacche del Prunus Spinosa si ? parlato a lungo. Innanzitutto il preparato da esse estratto ha propriet? antiossidanti ed ? stato dimostrato che ha grandi capacit? di inibire il proliferare delle cellule tumorali in vitro. Attualmente si ? iniziato ad utilizzare il prodotto come coadiuvante naturale nella radioterapia e nella chemioterapia. ?Durante la fase della sperimentazione ? ha detto la dottoressa Stefania Meschini al famoso settimanale del Corsera – numerose cellule cancerose di tumore del colon, del polmone e della cervice uterina, sono state trattate con l?estratto di Prunus addizionate con un complesso di amminoacidi, minerali e vitamine (can). Il risultato ? stata l?inibizione del 78-80% della crescita delle cellule tumorali, nell?arco delle 24 ore. Nonostante i test abbiamo gi? confermato la non tossicit? del composto nei mesi precedenti la messa in commercio dell?estratto di prunus saranno effettuati ulteriori test e prender? il via la seconda fase di sperimentazione sugli animali per mettere a punto un vero e proprio farmaco antitumorale nell?arco di qualche anno. Visti i brillanti risultati assicurati dal prunus, volgarmente detto trigno, l?Iss e l?azienda produttrice del composto hanno ?depositato il brevetto della miscela Prunus-Can, e per questo la formulazione ? gi? disponibile come integratore a supporto delle terapie chemioterapiche?, annuncia Meschini ?. Poi, il settimanale si sofferma a fare una panoramica di quello che ? il territorio bagnolese, tessendo le lodi di quello che ? il contesto in cui la natura incontaminata del Molise permette la crescita del prezioso arbusto. Non solo, nell?articolo redatto da Massimo G. Mian, si legge di questo paesaggio incantato che ? caratterizzato dallo sperone roccioso dove sorge il meraviglioso comune di Bagnoli e che l?, come una perla incastonata ma di colore blu cobalto (quello della bacca divenuta ora famosa nel mondo della ricerca contro il cancro) domina la valle del Trigno. Un posto incontaminato che quasi improvvisamente si ? tramutato nel cuore pulsante della ricerca. Non male, si legge ancora tra le righe del redatto, per una regione che non esiste, come qualcuno vuol far credere. E poi non male per una cultura che da sempre utilizza le ormai famose bacche di Trigno per la produzione di un amaro il ?Trignolino?. Ma la cultura legata all?uso di erbe officinali ? radicata nel centro molisano e chiss? se questa bacca potr? diventare elisir per debellare definitivamente la bestia del cancro. Ora la sfida ? quella di arrivare all?individuazione del farmaco antitumorale e magari aspirare, anche al Nobel per la Medicina. f.c.
Articolo Precedente
Calcio. Risultati e classifiche della domenica in D, Eccellenza e Promozione
Articolo Successivo