Il Molise piange Maradona: messaggi toccanti e aneddoti dopo la scomparsa del campione
La scomparsa di Diego Armando Maradona ha sconvolto gli sportivi ed appassionati di calcio. Ha aperto un cassetto dei ricordi per chi è cresciuto con le sue gesta e il suo mito. Ed ha scosso i più giovani, chi si è affidato ai video e alle giocate leggendarie del ‘Pibe’ per documentarsi. Anche dal Molise, non sono mancati gli attestati di stima per il campione, soprattutto da parte di chi lo ha affrontato da calciatore. Due su tutti: Domenico Progna, storica icona del Campobasso in Serie B, che ebbe il piacere di affrontare Diego quando militava con le casacche di Atalanta e Pisa.
E Alberto Urban, che in Molise ha allenato tanti anni dopo una buona carriera da calciatore. Il suo ricordo risale al match Genoa-Napoli, anche lui da avversario. “Non dimenticherò mai – ha scritto l’ex allenatore del Venafro – la tua mano tesa verso la mia a fine partita. Ciao Diego”.
Per Progna, invece, i ricordi più candidi sono due. Sempre in nerazzurro, con casacche diverse: Pisa e Atalanta. La prima volta nel 1985-86, nel secondo anno di Maradona in Italia. Era il Napoli che carburava e si affacciava nei quartieri alti della classifica, prima dell’exploit del quadriennio successivo. La seconda volta, nell’89’, in una sfida tra partenopei e Atalanta. In quella circostanza Progna venne espulso per proteste in pieno recupero. Nulla che possa scalfire il ricordo. “E’stato un onore affrontarti, Diego”, ha scritto su facebook, allegando una fotografia con il campione che ha il sapore della nostalgia.
“Se il calcio è lo sport più bello del mondo, lo dobbiamo anche a te”, ha invece scritto il Campobasso Calcio in un post. Il Lupo glorioso degli anni ’80 affrontò tanti campioni, tante super squadre (Milan, Juventus e Roma su tutte) ma nessun incrocio maturò contro il fenomeno argentino. Eppure, un Maradona in Molise fece capolino. Diego Jr, il figlio, che vestì la casacca del Venafro in Eccellenza. Correva l’anno 2007. Una esperienza non indimenticabile, ma una traccia storica che farà felici gli amanti di aneddoti e statistica. .L.L.