Selvaggia Lucarelli ha raccontato il suo viaggio in Molise sul Fatto quotidiano. «Il Molise che forse non sa abbastanza di esistere»
«E’ cosi poco raccontato il Molise che il Molise stesso ha perso la capacità di raccontarsi». E’ racchiuso nelle parole di Selvaggia Lucarelli su ‘Il fatto quotidiano’ tutto l’emblema della nostra regione. Una terra bellissima in cui insistono insieme montagne, colline, laghi e mare ma che purtroppo non riesce ad emergere per scelte magari sbagliate o poco incisive di marketing territoriale. Invece le foto di Selvaggia Lucarelli sui social sono riuscite a portare flotte e flotte di turisti nella nostra terra a dispetto di soldi e campagne promozionali sul Molise che non hanno mai sortito l’effetto desiderato. La Lucarelli, noto personaggio pubblico, ha sponsorizzato gratuitamente le “ricchezze” della nostra regione per farle conoscere ai più. “Sembra un po’ Narnia. Abbiamo capito quanto di inesplorato c’è in Molise quando siamo arrivati a Carpinone. Alle cascate di Carpinone che fino a ieri non esistevano neppure sulle guide. Il Molise di Bagnoli del Trigno o Duronia in cui le vie d’estate sono invase da Taxi romani e scopri che i tassisti romani sono in buona parte molisani. Il Molise delle Morge. La gentilezza modesta e luminosa dei molisani che tanto ho amato in questo viaggio. Il Molise che forse non sa abbastanza di esistere». La Lucarelli conclude l’intervista dicendo: «Nel frattempo so che il mal di Molise esiste».
Ed ecco allora che nelle risposte dei turisti alla domanda: “Perché siete venuti in Molise?” in molti hanno risposto “Perché abbiamo visto il diario di viaggio della Lucarelli sui social”.