Il governo Meloni è già intervenuto per la sanità calabrese, i molisani attendono fiduciosi
L’impegno dei quattro parlamentari eletti in regione ancora non trova attuazione in atti e fatti. Il “decreto Molise” resta nelle intenzioni
Al terzo consiglio dei ministri, quello del 4 novembre, dopo soli 13 giorni dal giuramento, il governo Meloni è intervenuto in merito alla sanità calabrese. Che, evidentemente, è ritenuta una priorità dal nuovo esecutivo. Il quale avrà ricevuto “pressioni” dai parlamentari calabresi affinché si intervenisse con norme urgenti. Cosa che non è avvenuta per il Molise. Dopo una campagna elettorale durante la quale i parlamentari poi eletti hanno raccontato in lungo e in largo per la regione che il primo impegno sarebbe stato relativo all’azzeramento del debito, all’uscita dal commissariamento, alle deroghe al Balduzzi, e addirittura all’aumento del fondo di dotazione per il Servizio Sanitario Regionale, nulla sino ad ora si è mosso in tal senso. I deputati Lancellotta e Cesa, e i senatori Lotito e Della Porta continuano a ribadire l’impegno in tal senso, ma crediamo che il cosiddetto “decreto Molise”, quello di cui si sono riempiti la bocca per oltre un mese, sarebbe già dovuto essere all’attenzione dei ministeri competenti per poi giungere in consiglio dei ministri. Dove crediamo troverebbe la necessaria sensibilità politica per un rapido intervento, così come successo per la Calabria. Ora il centrodestra ha tutta la filiera istituzionale, così come auspicato da tempo anche in Regione, per poter intervenire immediatamente sulla disastrata sanità regionale.
Intanto per la Calabria, come si legge nel comunicato numero 3 del consiglio dei ministri, attraverso disposizioni urgenti, “si prorogano per un periodo di 6 mesi le misure relative al settore sanitario della Regione Calabria, con particolare riferimento al termine del Commissariamento, al fine di consentire alla regione di proseguire le attività avviate in relazione al personale degli enti del Servizio sanitario regionale, completare il consolidamento della struttura manageriale della sanità e avviare a pieno regime l’Azienda Zero quale struttura di governance della sanità regionale. Il testo prevede la decadenza dei sub-commissari delle ASL e di altri enti, già nominati, ove non espressamente confermati dal Commissario.”
I molisani attendono fiduciosi. dim