Il figlio in classe grida: “Uccidiamo il Papa”. Espulso un macedone

L?operazione ? stata condotta dai carabinieri del Ros che, in provincia di Treviso, hanno condotto gli accertamenti sul macedone che viveva a San Zenone degli Ezzellini ed era impiegato in una ditta di imballaggi. L?espulso ?era un profondo conoscitore del jihadismo e un rigoroso osservante dei rigidi dettati della dottrina salafita – scandisce Alfano – con forti pulsioni di radicalizzazione che lo avevano spinto a un progressivo cambiamento in chiave antioccidentale delle abitudini, anche a livello estetico?.

Dal marzo del 2012, Redjep era il ?responsabile sociale? dell?Associazione Culturale Islamica ?Fratellanza? di San Zenone e, in questa veste, dopo gli attacchi terroristici del 13 novembre a Parigi, aveva rifiutato di aderire all?iniziativa, promossa da altre associazioni islamiche della provincia di Treviso, di diffondere un comunicato di solidariet? alla Francia e di disapprovazione nei confronti. Rifiuto definito ?molto indicativo? da Alfano ai fini della decisione di mandarlo via dall?Italia.?

Sempre a novembre avevano fatto scalpore alcuni commenti in classe del figlio del macedone riferiti proprio alle stragi francesi: ?hanno fatto bene, ? giusto quello che hanno fatto, adesso andiamo a Roma e uccideremo il Papa, viva l?Isis?. Parole che avevano spinto la dirigente scolastica a segnalare il fatto al ministero degli Esteri con grande risalto dei media locali. Mercoled? mattina l?uomo ? stato portato in questura dove gli ? stato notificato il decreto di espulsione prima di essere accompagnato all?aeroporto di Venezia dove ? stato imbarcato su un aereo diretto in Macedonia. Lascia in Italia la moglie e i suoi due figli.

?Per noi- sottolinea Alfano- infatti, ? stato molto indicativo il suo rifiuto, dopo gli attacchi terroristici del 13 novembre a Parigi, di aderire a un comunicato di solidariet? alla Francia e contro l?Islamic State, promosso da alcune associazioni islamiche?. Inoltre, si tratta del padre del ragazzo che, nel novembre scorso, in classe, durante una lezione, ?aveva manifestato approvazione per gli attentati terroristici di Parigi con la frase: hanno fatto bene, adesso andiamo a Roma e ammazziamo il Papa, viva l?Isis?, spiega.

?Noi siamo un Paese che conosce i principi dell?accoglienza per chi fugge da guerre e persecuzioni, ma siamo un Paese che fa rispettare le proprie leggi e le proprie regole e- sottolinea Alfano- chi non le rispetta o si dimostra persino ostile alle nostre tradizioni, lo espelliamo. Questa ? la nostra linea?.

Fonte: www.corriere.it