Il Comune mette in affitto l’Officina della Cultura

Per rilanciare l’edificio, ormai abbandonato, sarà dato in gestione a imprenditori locali

REDAZIONE

ISERNIA

Certi amori non finiscono. Così dopo la giunta Melogli e quella Brasiello anche l’attuale amministrazione ha deciso di puntare sull’Officina della Cultura. Megastruttura realizzata e, a parte qualche evento sporadico, mai entrata pienamente in funzione. In realtà è da anni ormai che il grosso edificio realizzato nei pressi della stazione ferroviaria è ormai in disuso. Nonostante i proclami, la struttura è sembrato un enorme scatolone vuoto. Ora, però, l’intera area è interessata dai lavori per creare il Parco della stazione, all’interno del quale l’Officina della Cultura dovrà essere valorizzata. Motivo per cui la giunta comunale ha dato mandato all’Ufficio Tecnico di avviare le procedure necessarie al fine di dare una nuova destinazione d’uso all’edificio. L’esecutivo comunale, infatti, ha deciso che parte dell’edificio, ubicata a destra dell’ingresso e delimitata da tramezzatura già esistente, della estensione di circa 400 metri quadrati, sia destinata ad ospitare iniziative volte a favorire la illustrazione e lo sviluppo della imprenditoria locale, con laboratori dimostrativi, esposizioni, convegni, attività didattiche e di formazione professionale. Ovviamente ci sarà una selezione pubblica per assegnare gli spazi. Potrà partecipare alla gara l’imprenditoria locale, che appare oggi in grave difficoltà, con particolare riferimento ad iniziative che siano in grado di illustrare le eccellenze locali e di promuovere la maggiore presenza in loco di visitatori ed operatori commerciali, con conseguenti benefici sui flussi turistici.

I locali saranno assegnati in locazione, per la durata prevista dalle vigenti disposizioni di legge in materia di locazione commerciale, per un canone congruo determinato dal settore, tenuto conto dei prezzi di mercato e delle condizioni dei locali da assegnare. Tutte le spese dei lavori di adeguamento dei locali alla iniziativa concordata, in regola con le vigenti disposizioni in materia di urbanistica e di edilizia, siano posti a carico dell’assegnatario, così come le spese per le utenze relative ai locali stessi.