Il commissario esterno sarà a carico dei molisani
I costi, che dovrebbero aggirarsi sui 200mila euro annui, peseranno interamente sul bilancio regionale: il sub commissario ne riceve già 150mila
REDAZIONE POLITICA
CAMPOBASSO
L’INCOMPATIBILITA’
L’articolo 24 dello “schema di decreto legge recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili” prevede la reintroduzione dell’incompatibilità tra commissario ad acta della sanità con ogni altro incarico istituzionale ricoperto presso la regione interessata. E già qui è necessaria una puntualizzazione. L’incompatibilità era stata introdotta nel 2014, ma precedentemente le cariche sono sempre state compatibili. Tanto che sia Iorio, sia Frattura, hanno svolto il ruolo di commissario e quello di presidente di Regione. Nel 2016, all’articolo 1 della legge di Bilancio 2017, numero 232, comma 395, era stata reintrodotta la compatibilità, dopo che il governo Renzi aveva recepito un’istanza della Conferenza delle Regioni. Nell’attuale decreto è prevista la soppressione di quel comma e la reintroduzione dell’incompatibilità che, però, c’è stata solo dal 2014 al 2016.
I COSTI
L’altro punto che merita attenzione è quello relativo alla relazione tecnica all’articolo 24 nella quale si legge: “La disposizione non comporta nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, in quanto si limita a reintrodurre, anche con riferimento ai Commissariamenti in essere, l’incompatibilità tra la figura commissariale e qualsiasi incarico istituzionale ricoperto presso la regione soggetta a commissariamento, essendo già una facoltà prevista dall’attuale ordinamento”. Gli oneri, in verità, saranno a carico dei molisani. Il sub commissario costa alle casse regionali circa 150mila euro all’anno. Supponiamo che il commissario, esterno, ne costerà almeno 200mila. E le somme peseranno interamente sul bilancio regionale. Il commissario presidente, invece, non ha mai avuto alcun costo. Ad ogni modo bisognerà attende la firma da parte del presidente Mattarella della norma, presente nel decreto fiscale, relativa all’incompatibilità. E non è affatto sconta- to visto che il Capo dello Stato l’ha stralciata dal decreto emergenza. E poi c’è già chi riscontra profili di incostituzionalità. La situazione, dunque, resta complicata. E il Molise paga le conseguenze di questo stallo.
I POSSIBILI NOMI
Resta top secret il nome dell’eventuale commissario individuato dal ministero della Salute e che ora sarebbe sul tavolo del ministro Tria. Secondo indiscrezioni sarebbe tornato in auge il nome di Francesco Bevere, attuale Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale dei servizi sanitari regionali (Agenas). Ma lo stesso parrebbe poco propenso a ricoprire tale ruolo e perciò sarebbe in atto un tira e molla. Resta in piedi l’ipotesi Costantino Grillo, anche se per lo stesso sarebbe pronto un incarico a Bolzano. Infine si paventa l’ipotesi prefettizia o di un alto ufficiale delle Forze Armate. Sempre l’articolo 24 del decreto fiscale, al comma b dell’articolo 3, recita: “Il commissario ad acta deve possedere qualificate e comprovate professionalità nonché specifica esperienza di gestione sanitaria ovvero di particolare complessità, anche sotto il profilo della prevenzione della corruzione e della tutela della legalità”.