Recensioni forniteci da un nostro giovane lettore, Matteo Giampetruzzi.
Le proponiamo al pubblico del Quotidiano.
RECENSIONE DI “MOMMY”
Il film pi? bello dell’anno (2014), per ridurlo a una banale definizione. Una straordinaria riflessione sulla forza dell’amore materno, un colpo di genio, pi? di due ore di rara bellezza ed energia. Pieno di vita, coraggioso, ribelle, rivoluzionario, autentico e originale in ogni inquadratura, ? un film che entra nella pelle, che scava nelle viscere dei personaggi, che punta dritto al cuore.
Xavier Dolan, che a Cannes avrebbe dovuto vincere la palma d’oro, ci regala, con il suo stile tanto giovane e fresco (e sempre spiazzante), quanto ormai ben definito, “un’esperienza cinematografica” indimenticabile. Una colonna sonora, non originale, a dir poco pazzesca. Basti pensare alle scene di “Wonderwall”e di “Experience”, da storia del cinema.
La meravigliosa fotografia di Andr? Turpin, con primi piani stretti, inquadrature piene di vita, colori, luci e immagini di rara (im)perfezione unite nell’artistico formato ridotto dello schermo, rende il lavoro di Xavier Dolan ancor pi? unico e fantastico. Ma, oltre a tutto questo, c’? bisogno di tre attori immensi, che riescano a dare vita all’idea del regista, incarnando tre personaggi di incredibile grandiosit?. Diane ? uno dei personaggi materni pi? belli che abbia mai visto sullo schermo: coraggiosa, forte, piena di difetti, a volte insopportabile, ma cos? infinitamente umana e unica. Steve e Kyla vivono entrambi una vita difficile e precaria, ma non rinunciano al sorriso e all’euforia. Anne Dorval, Antoine-Olivier Pilon e Suzanne Cl?ment sono geniali, strepitosi, commoventi, intensi, straordinari, incredibili e indimenticabili.
RECENSIONE DI “WHIPLASH”
“Whiplash ” ? un geniale concentrato di follia, spettacolo e grandezza narrativa.
Tutto merito di Tom Cross, che realizza il pi? notevole lavoro di montaggio visto al cinema negli ultimi anni, tanto frenetico che ricorda alcuni film di Darren Aronofsky. Tutto merito della genialit? di Damien Chazelle, vero artefice della straordinariet? del film: grazie al suo spirito indie, al suo stile mozzafiato, alla sua passione pi? sfrenata nella messinscena, riesce a indurre nello spettatore le pi? disparate reazioni durante la visione (? un film che non lascia indifferenti, personalmente ho amato ogni singola inquadratura).
Il suo egregio lavoro di regia e la memorabile sceneggiatura (battute da antologia) guidano le due stelle pi? brillanti: il fantastico JK Simmons e il bravissimo (e sottovalutato) Miles Teller, che danno il meglio di s? restituendo un’autenticit? impressionante ai loro personaggi. Da brividi.
RECENSIONE DI “XENIA”
Passato completamente in sordina nelle sale italiane, nonostante la presenza di Patty Pravo, “Xenia” ? un film assolutamente da recuperare. Si tratta infatti di una colorata e piacevole dramedy senza pretese che regala due ore di inaspettato piacere per il cuore.
Si tratta di un piccolo film indipendente (e greco, addirittura) con due bravi attori e una buona sceneggiatura. Da notare ? la presenza nel cast della francese H?l?ne Louvart, bravissima direttrice della fotografia anche di “Le meraviglie”.
RECENSIONE DI “MIA MADRE”
Nanni Moretti, mai cos? fragile e vulnerabile, dirige il suo film pi? intimo: una profonda riflessione sul lavoro del regista, una bellissima dedica alla madre scomparsa, un racconto personale e poetico, intriso di struggente malinconia e leggero umorismo.
Abbandonando l’eccentricit? del suo stile pungente e provocatorio, realizza un’opera straordinaria, che parte dal cuore e raggiunge il cuore. La delicatezza della narrazione, quasi “sussurrata”, grazie a inquadrature semplici e naturali, si unisce al lavoro eccelso di un gruppo di attori strepitoso, che commuove e diverte.