Il calendario è dalla nostra parte

GENNARO VENTRESCA
Il girone che si è identificato nel piccolo Notaresco, sta tenendo testa a quello blasonato che ospita il re della D, dico il Palermo. A tre giornate dallo stop pre-natalizio le capolista hanno gli stessi punti, 37. Per effetto di 12 vittorie e un pareggio, unica macchia una sconfitta per parte. Da non credere: il capoluogo siciliano si bea dei suoi 660 mila abitanti; il piccolo centro abruzzese che dallo scorso anno ha acquisito il titolo sportivo che fu del San Nicolò, può contare appena su 6000 residenti.

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Che dire poi del Vastogirardi, sostenuto solo da 600 anime? Facile, in ogni caso far riferimento a Davide e Golia. Un paragone che piace non solo ai bambini che stanno sempre dalla parte del vincente, in questo caso del pastorello che sconfigge il gigante, usando una semplice fionda. Vastogirardi e Notaresco fanno parte del raggruppamento dei rossoblù, a cui, si è unita, facendo la sua onesta figura, anche l’Agnonese che gioca meglio degli anni scorsi.

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Con 60 punti ancora da assegnare non è facile prevedere quale potrà essere l’esito finale. In punta di verità, gli abruzzesi di Vagnoli si sono scrollati di dosso la temutissima Recanatese che se è quella vista al Romagnoli non sembra avere grandi possibilità di rilanciarsi. Ragion per cui, salvo improbabili tonfi, il Notaresco resta il mio favorito. Anche se la storia insegna che, D, nella seconda fase, accadono spesso cose strane.

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Guardare in un campionato è come sbirciare nel buco di una serratura: puoi vederci ciò che ti aspetti o quello che, invece, gli altri vogliono che tu veda. Punti di vista censurabili e strabici: l’uno per il voler troppo presumere di sé, l’altro per avere di sé poca considerazione. Una visione delle cose comunque parziale. Sicuramente inattendibile. Conviene, pertanto andarci con cautela, raccontare passo per passo l’avvenimento. E raccontarlo soltanto.

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Dico di noi: firmerei per il terzo posto. Che diventerebbe il miglior risultato di D, tolta la parentesi dell’Adelmo. Ben diverso dall’anno scorso, in cui siamo stati a lungo anche all’ultimo posto. Siccità di presenze a Selva Piana, ma per fortuna hanno mostrato i loro capini il sindaco Gravina e il governatore Toma. I quali sanno poco di calci d’angolo, ma hanno il potere di trasmettere fiducia. Per far quadrato attorno ai nostri lupacchiotti.

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Vedrete: se il cammino dei nostri ragazzi continuerà a essere spedito come nelle ultime sei sfide, il pubblico riprenderà a frequentare lo stadio, anche nelle giornate fredde. Allo stato dell’arte il calendario assegna ai rossoblù due impegni esterni (Sangiustese -sabato a Civitanova M.- e Jesina) e gli altri due, a cavallo tra i due gironi, in casa (Vastogirardi e Avezzano). Il pronostico sembra pendere dalla nostra parte, a patto di non smarrire l’umiltà e la grinta delle ultime uscite.