Idroelettrico verso la regionalizzazione
Alla scadenza delle concessioni le opere passano alle Regioni: un passaggio verso l'autonomia differenziata
Via libera alla ‘regionalizzazione’ delle concessioni idroelettriche. L’emendamento presentato dalla Lega al decreto semplificazioni approvato nel fine settimana dalle commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato prevede che, alla scadenza delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche e nei casi di decadenza o rinuncia, le opere in stato di regolare funzionamento passino senza compenso in proprietà delle Regioni. Una misura che interessa il territorio molisano, sia in termini di energia che di gestione delle acque e delle numerose strutture presenti.
L’emendamento modifica il d.lgs. 79/1999 e la legge 134/2012: una volta scaduta la concessione, la Regione potrà fare una gara per individuare un nuovo concessionario o decidere se gestirla attraverso società o forme di partenariato in forma pubblico/privata. I criteri saranno decisi dalle Regioni in piena e totale autonomia ivi comprese le misure di compensazione ambientale e territoriale, anche a carattere finanziario, da destinare ai territori interessati dalla presenza delle opere e della derivazione. Ma non solo: i concessionari di grandi derivazioni idroelettriche dovranno anche corrispondere alle Regioni un canone, determinato con legge regionale, e tale canone sarà destinato, co me minimo per il 60 per cento, alle Province il cui territorio è interessato dalle derivazioni.
Nelle concessioni di grandi derivazioni a scopo idroelettrico, le Regioni possono disporre con legge l’obbligo per i concessionari di fornire annualmente e gratuitamente alle medesime 220 kWh per ogni kW di potenza nominale media di concessione, per almeno il 50 per cento destinata a servizi pubblici e categorie di utenti dei territori provinciali interessati dalle derivazioni. Nello specifico ciò significa che le Province avrebbero a disposizione ogni anno centinaia di migliaia di euro in termini di energia elettrica, che potrebbero illuminare municipi e scuole gratis o fornire energia a soggetti privati.