Arriva una nuova denuncia da parte dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle. Strali rivolti contro il governatore Toma, reo, secondo i pentastellati, di negare l’accesso ad un’area della piattaforma riservata ai consiglieri. «Il presidente della Regione Toma – ha esordito Andrea Greco – ci sta negando l’accesso all’area contabilità e patrimonio del bilancio. Quindi ci sta negando l’accesso ad informazioni importantissime, non ci permette di andare a vedere come hanno speso i soldi dei cittadini molisani. E’ un grave affronto».
«Sulla nostra piattaforma – ha spiegato nel dettaglio Valerio Fontana – sono attive tutte le voci tranne quella relativa al bilancio. A giugno pensavamo fosse un errore e allora abbiamo chiesto formale accesso a questa funzione. Per 10 mesi ci hanno rimbalzato da un ufficio all’altro e finalmente ora abbiamo ricevuto una risposta scritta da parte del governatore, nella quale si evidenzia che “per ovvi motivi legati alla sicurezza dei dati, non è possibile consentire l’accesso ai non addetti ai lavori”. Quindi – puntualizza Fontana – per Toma, 6 consiglieri regionali che rappresentano 65mila cittadini, sono non addetti ai lavori in materia di bilancio regionale. Si preclude un diritto che è quello degli accessi agli atti ed è un gesto di una gravità inaudita. C’è un intento preciso perché i consiglieri della passata legislatura avevano questo accesso. E’ un atto totalitario che ci mette nelle condizioni di non lavorare».
«Abbiamo diffidato formalmente il presidente Toma – ha concluso Andrea Greco -. Se non ci consegnerà gli accessi nel volgere di pochi giorni, saremo costretti a procedere per altre vie. Diffida inviata per conoscenza anche al Prefetto di Campobasso e al ministro degli Affari regionali».
Della questione abbiamo chiesto conto al governatore Toma. «Al bilancio hanno naturalmente accesso – ha replicato il presidente -, non lo hanno alla contabilità per una questione di privacy. Sono stato diffidato e ho girato le carte al mio consigliere giuridico: se mi dirà che devo consegnarli gli accessi, lo farò senza problemi.
La documentazione pubblica – ha chiarito il governatore – è quella relativa ai bilanci, alle delibere, agli impegni. La contabilità non può essere pubblica perché ci sono i mandati con nominativi: è una questione di privacy. Tutti gli atti che vengono prodotti dalla Regione, sono pubblicati sul sito regionale, e parlo delle determine, delle delibere, dei bilanci, dei prospetti allegati al bilancio: tutte informazioni di dominio pubblico. Loro vorrebbero l’accesso ai conti, dati accessibili solo alla Corte dei Conti e ai revisori. Nelle società dei capitali – ha concluso Toma – se c’è un collegio sindacale e un revisore contabile, i soci non possono accedere ai conti. Lo stesso principio vale per noi, perché sarebbe un impedimento costante all’amministrazione, su ogni riga potrebbero fare interrogazioni e l’amministrazione perderebbe solo tempo» dim
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