La piattaforma per generarlo c’è, ma il Green pass è ancora per pochi. Dal ministero della Salute stanno recapitando i codici necessari per scaricarlo ai primissimi vaccinati, quelli di dicembre. L’invio — via mail o via sms — dovrebbe procedere a un ritmo di 5 milioni al giorno e raggiungere tutti a breve. Ma per andare a regime ci vorrà del tempo: dal 28 giugno, assicurano i tecnici, il codice arriverà in tempo reale, al massimo entro due giorni. La data non è casuale. Il primo luglio, infatti, sarà varato il pass europeo al quale quello italiano dovrebbe essere allineato. Intanto ieri una grande affluenza di utenti ha creato qualche problema. Rallentamenti sono stati segnalati dalla Sogei, la società del ministero dell’Economia che gestisce la piattaforma. Attese estenuanti e spesso infruttuose per contattare il numero verde del ministero (800912491) per chiedere informazioni o aiuto tecnico, sono state invece lamentate dai cittadini.
Come si ottiene il green pass
Le opzioni digitali da utilizzare in autonomia sono quattro. Per tre di esse si aspetta di ricevere il codice relativo alla propria condizione di vaccinato (dal ministero della Salute) guarito (dal medico o dalla struttura che l’ha accertato) o negativo al test (dal laboratorio). Quindi ci si collega, alternativamente, alla piattaforma www.dgc.gov.it e si inserisce il numero di tessera sanitaria e il codice; al sito dei fascicoli sanitari regionali (con modalità differenti Regione per Regione); all’app Immuni (sempre inserendo il codice unico). Oppure si può scaricare direttamente la certificazione dall’app Io, della quale occorre scaricare la versione aggiornata: il certificato arriverà direttamente con un messaggio di notifica dell’app. Un’opzione ulteriore è destinata a chi non sappia usare pc o smartphone. Può rivolgersi al proprio medico di base, pediatra di libera scelta o farmacista, portando con sé codice fiscale e tessera sanitaria. I sindacati dei medici, però, protestano perché questa operazione sottrarrebbe tempo prezioso alle cure dei pazienti.
Digitale o cartaceo
Il pass è contenuto in un QR code che potrà essere letto da chi è deputato al controllo in aeroporti, locali, convegni, Rsa e in tutte quelle situazioni in cui, secondo le norme contenute nel Dpcm, sarà obbligatorio esibirlo. Può essere mostrato in formato digitale, direttamente sullo smartphone, oppure cartaceo.
I rischi del pass europeo
Diversamente dal pass italiano, il Green pass europeo sarà riconosciuto solo a chi abbia fatto anche il richiamo. Agli italiani che riceveranno il pass pur avendo ricevuto una sola dose di vaccino, altri Paesi potrebbero imporre di eseguire il tampone all’ingresso.