di DORETTA COLOCCIA
Gratuità e dono, è stato il tema dell’appuntamento del caffè filosofico,promosso dalle prof.sse Adele Fraracci e Simonetta Tassinari.Un incontro a cui hanno fatto da sfondo alcune domande : cos’ è il dono,il dono è una virtù da praticare, è possibile usufruire di un bene o di un servizio senza pagamenti,come costruire una società solidale. Il dono è gratuità in piena libertà senza reciprocità,sostanziato dalla logica del bene comune.
In un mondo in cui la crisi economica impone un ripensamento profondo del nostro vivere insieme,l’arte del dono e della condivisione diventa una strategia importante e di grande attualità,in contrapposizione all’individualismo,alla competizione,al consumismo.Per qualcuno “dare è il più nobile del narcisismo” come dire che si dona per sentirsi più appagati,per aumentare la percezione del sè. Invece la più alta forma di dono ,in piena libertà e senza reciprocità è la donazione degli organi e del sangue.Dal dibattito è emerso che c’è un contrasto tra un’idea di società basata sulla solidarietà e un mondo utilitaristico che non riguarda solo l’economia ma anche l’etica e la cultura nel suo complesso.Dono come nodo di relazioni che pervade le nostre esistenze.La prof.ssa Adele Fraracci ha ricordato che i modellidi vita che abbiamo interiorizzato sono di coloro che ci hanno donato la loro presenza,a riprova che tra i doni disinteressati il più grande è il tempo.
In una società segnata da un accentuato individualismo, narcisismo ed egoismo ,il dono che non ha pretesa di reciprocità è la risposta ai valori innati di solidarietà.Il dono crea principio di coesione sociale,principio di fraternità.Ancora un successo per questo nuovo incontro promosso da Simonetta Tassinari e Adele Fraracci, pubblico attento e partecipe con un dibattito che ha avuto uno sguardo ampio per condividere sensibilità ed esperienze,anche personali.