“Avremo delle opportunità per metter in campo, finalmente, – ha scritto Stefano Buono del Pd – un percorso che porti alla costruzione di grandi opere infrastrutturali in Molise. Ci accorgiamo di come sia indispensabile sempre di più nella Nostra regione un investimento su gomma, con la quattro corsie, e la cura del ferro, con l’elettrificazione del treno. Una regione piccola come la nostra può essere percorsa e attrattiva solo se messa in possibilità di comunicazione reale con il resto del Paese. Lo abbiamo appurato soprattutto quest’anno avendo, per via del covid, avuto, forse, un flusso di visitatori maggiore rispetto agli anni passati. Proprio per via del covid e delle difficoltà economiche subite si è creata la possibilità di indebitamento forte e d una flessibilità rilevante in termini di vincolo di bilancio per gli stati membri. Poi l’occasione che ci è data con gli ingenti fondi che arriveranno dall’Europa grazie al Recovery Fund e che potranno essere spesi se ci saranno dei validi progetti provenienti dai territori.
Penso anche alla possibilità della prossima programmazione settennale dei fondi strutturali europei che vedrà il Molise rientrare nel vecchio “obbiettivo 1” ed avere quindi maggiori risorse assegnate. Penso anche alla possibilità di riprogrammazione dei fondi mai spesi della scorsa programmazione.
Il Molise, se continua ad essere gestito in tal modo, può non avere senso come ente regione anche in virtù della sua piccolezza. Piccolezza che può, invece, diventare un punto di forza, se si rende questo territorio percorribile, quindi percorso e attrattivo con le necessarie infrastrutture. Le stesse che non conoscono più, come tante altre cose in realtà, i limiti imposti dai confini regionali. Questo è uno degli ulteriori motivi che ci inducono a sostenere con forza e determinazione, e per il bene del Nostro territorio, il superamento degli attuali confini regionali e la configurazione delle macroregioni.
Opportunità, però, sia di breve che di lungo periodo, che potranno essere realmente colte se a valle, ovvero da parte del Governo Regionale, ci sarà un minimo di capacità progettuale e di autorevole interlocuzione con i livelli di Governo superiori”.