Gli alunni della D’Ovidio a via Gorizia. Ecco il nuovo piano scuola di Battista

A poco più di due settimane dall’inizio del nuovo anno didattico, il consiglio monotematico (richiesto da otto consiglieri di opposizione) ha sciolto le ultime riserve su collocazioni e strategie dell’amministrazione. Ma non tutti, a cominciare
dai numerosi genitori presenti in aula, sono rimasti soddisfatti dalle soluzioni proposte dal sindaco Battista.In primis, resta un quadro inquietante e ingarbugliato sulla sicurezza degli edifici del capoluogo.
Tra spostamenti e adeguamenti sismici, il ‘trasloco’ sarà ancora inevitabile per gli alunni della Don Milani e Mascione (che finiranno, ad esempio, nella discussa Montini) mentre sullo sfondo c’è lo studio di vulnerabilità complessivo sulle restanti scuole. Quest’ultimo, ancora atteso, potrebbe rivoluzionare nuovamente il piano dell’amministrazione
tant’è che è stata già annunciata l’apertura di via Gorizia per ospitare i bambini della scuola D’Ovidio di via Roma. Da notare come la Enrico D’Ovidio, pur evidenziando criticità, non è stata ancora bocciata dal responso degli studi di vulnerabilità, ormai prossimo.
Una mossa in anticipo, per scongiurare disorganizzazioni improvvise che soltanto lo scorso anno costrinsero l’amministrazione ad una corsa contro il tempo. Discorso a parte per la Don Milani di via Leopardi: la suddivisione delle classi è già stata programmata per il prossimo 12 settembre con l’annunciato ‘smembramento dolce’ già collaudato ad inizio 2017. Ma tardano a partire i lavori di adeguamento sismico.