Giornata mondiale per l’eliminazione della povertà, in Molise aumenta il divario tra ricchi e poveri
In regione le persone bisognose sono salite al 29,3% della popolazione regionale e per il 2022 le associazioni dei consumatori annunciano stime preoccupanti complici il caro energie e l’inflazione.
di Giusy Spadanuda
Nata dall’idea del fondatore del ‘Movimento per i diritti umani ATD Quarto Mondo’ e dall’iniziativa di 100mila manifestanti a Parigi, oggi si celebra la 30esima Giornata Internazionale per il contrasto alla povertà, una condizione che anche a causa del Covid-19 interessa sempre più persone nel mondo. Secondo il sito ‘World Poverty Clock’ che monitora in tempo reale quante persone entrano o abbandonano lo stato di povertà, ad oggi le persone che vivono in condizioni di estrema povertà (ossia con meno di 1,90 dollari al giorno) sono circa 610,284 milioni, per lo più concentrate nell’Africa Sub-Sahariana. Il Covid-19, l’emergenza climatica e un sistema sanitario con differenti livelli di protezione hanno inasprito le situazioni drammatiche preesistenti e portato alla luce altre disparità sociali, a cui spesso si uniscono eventi di disastri naturali e degrado ambientale.
L’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile si pone infatti come obiettivo eliminare completamente la povertà estrema entro il 2030, e il primo dei 17 obiettivi previsti dal programma d’azione si sintetizza in “Sradicare la povertà in tutte le sue forme e ovunque nel mondo”. Sebbene la povertà sia maggiormente registrata in zone dell’Africa o dell’Asia, a seguito della crisi del 2009 prima e del Covid poi, la percentuale di popolazione indigente in Europa e in America è aumentata considerevolmente, e anche l’Italia riporta stime non incoraggianti.
Secondo l’ultimo report dell’Istat, le famiglie italiane a rischio povertà o esclusione sociale nel 2021 erano il 25,4% della popolazione totale, e in Molise i dati peggiorano arrivando a toccare quota 85 mila abitanti. A maggio dello scorso anno infatti il Banco Alimentare di Molise e Abruzzo dichiarava numeri di persone assistite pari a circa 5742, in lieve miglioramento rispetto al 2020 (5818 persone), anno della pandemia in cui il Molise ha raggiunto anche un altro triste primato europeo: il Molise è la regione che nel 2020 ha registrato il più ampio divario tra ricchi e poveri.
Uno studio condotto dall’Eurostat (Ufficio di Statistica dell’UE), pubblicata nell’annuario 2022, spiega come il reddito del 20% delle persone che hanno guadagnato di più in questa regione è stato di 10,4 volte superiore al reddito del 20% delle persone che hanno guadagnato di meno. Una situazione aberrante che le associazioni dei consumatori unitamente hanno denunciato negli ultimi mesi, e che adesso, con i rincari sul prezzo dei carburanti e dell’energia e l’inflazione che non sembra arrestarsi, è destinata a peggiorare. “Le misure finora adottate si sono rivelate purtroppo insufficienti a fronteggiare una situazione che appare in peggioramento, e alcune evidenziano problemi di attuazione da correggere urgentemente. Basta con la politica dei bonus.” Questo quanto dichiarata nella nota dell’Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori, Adoc, che ribadisce quanto sia indispensabile intervenire a livello strutturale. Per la nostra regione ci si domanda dunque se i piani di attuazione del programma PNRR saranno capaci di garantire una mobilitazione delle risorse verso i meno abbienti, e se la scadenza prevista per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030, tra cui quello primario di sconfiggere la povertà, verrà o meno rispettata.