Giornata Mondiale dell’Acqua, 181 euro la spesa media in Molise. Isernia il capoluogo più economico

Dispersione idrica al 55% a Campobasso. Cretella sull’argomento: “La qualità è eccellente”. I nuovi dati dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva

181€: questa la cifra spesa nel 2022 per la bolletta idrica da una famiglia molisana con un consumo di 192 mc l’anno (487€ la media nazionale), con un incremento del 4,7% rispetto al 2021. Aumenti in tutti i capoluoghi di provincia italiani, ad eccezione di Forlì-Cesena che registra una piccola variazione all’ingiù dello 0,6%: l’incremento supera il 20% a Bolzano (+26,3%), Savona (+25,5%) e Trento (+21%); oltre il 10% in altri dodici capoluoghi, ossia Milano, Belluno, Sondrio, Como, Novara, Verbania, Chieti, Pescara, Pavia, Cremona, Catania, Messina.

Frosinone resta in testa alla classifica dei capoluoghi più cari con una spesa media annuale di 883€ (in aumento del 4,2% rispetto al 2021), mentre Isernia conquista la palma di più economico con 174€.

La Toscana si conferma la regione con la tariffa più elevata (770€, +5,5%) e tutti i suoi capoluoghi, ad eccezione di Carrara, rientrano nella top ten delle città più care per l’acqua. Il Molise invece è la più economica, con una spesa media a famiglia di 181€. Il Trentino Alto Adige, che pure si conferma tra le regioni dove l’acqua costa meno, registra la variazione più cospicua rispetto all’anno precedente, +24,3%. La fotografia emerge dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, che ha preso in esame le tariffe per il servizio idrico integrato applicate in tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2022 in riferimento ad una famiglia tipo composta da 3 persone un consumo annuo di 192 metri cubi. Con un uso più consapevole e razionale di acqua, che abbiamo quantizzato in 150 mc invece di 192 mc l’anno, una famiglia molisana risparmierebbe più di 40€ l’anno. 

I DATI SULLA DISPERSIONE IDRICA

In riferimento ai soli capoluoghi di provincia italiani, emerge che a livello nazionale va dispersa il 42% dell’acqua immessa, con evidenti differenze fra le singole regioni e anche fra i singoli capoluoghi della stessa Regione. In Molise, a Campobasso si disperde il 55,6% della risorsa idrica, a Isernia il 50,1%.

CRETELLA: “LA QUALITA’ DELL’ACQUA PUBBLICA DI CAMPOBASSO E’ ECCELLENTE”

Sulla questione è intervenuto anche l’assessore comunale di Campobasso Simone Cretella.

“Il 22 marzo è la Giornata Mondiale dedicata alla più preziosa delle risorse, l’acqua. Il tema della Giornata di quest’anno è “Accelerating Change” ossia l’accelerazione del cambiamento per risolvere la crisi idrica e igienico-sanitaria.

Un tema che ci ricorda che ci sono ancora larghissime fasce di popolazione mondiale che non possono godere dell’accesso all’acqua potabile e che gli scenari sociali ed ambientali, in assenza di radicali inversioni di tendenza degli attuali modelli di sviluppo, innegabilmente insostenibili, tenderanno a diventare sempre più critici.

La ricorrenza deve quindi essere, per tutti, un monito ed un invito ad un uso cosciente e razionale della risorsa acqua, ma anche un momento di riflessione sull’assoluto privilegio di cui beneficiamo ogni qualvolta che, col più semplice dei gesti, apriamo un rubinetto.

Come consuetudine – si legge in una nota stampa – nel rispetto dei principi di trasparenza ed accessibilità, in occasione del 22 marzo l’Amministrazione comunale di Campobasso rende noti, per il tramite della società incaricata Idrosfera, i risultati del rapporto annuale della qualità dell’acqua pubblica che, anche per il 2022 (anno di riferimento dei monitoraggi), si conferma di eccellente qualità, classificabile nella categoria “oligominerale”, povera di sodio e con un basso residuo fisso, certamente adatta all’uso quotidiano e con un’ottima azione diuretica.

Proprio della qualità dell’acqua della rete pubblica e dell’importanza delle risorse idriche anche in funzione della tutela e della valorizzazione del territorio, si discuterà nell’ambito del convegno “OROBLU” in programma giovedì 23 marzo, dalle ore 10.00, presso la sala della Costituzione di via Milano.

Il rapporto annuale della qualità dell’acqua pubblica nella nostra città giunge a seguito di ben 144 analisi laboratori ali e 96 ispezioni dell’acquedotto, nell’ambito delle quali non sono mai stati rilevati casi di non conformità rispetto agli standard qualitativi fissati dalle normative. Il rapporto analitico dei monitoraggi, suddiviso anche per singole zone di approvvigionamento (Foce, Acquedotto Molisano Destro, Monteverde) è consultabile nell’apposita sezione del sito del Comune di Campobasso.

Un vero e proprio Oro blu, da apprezzare, tutelare e, soprattutto, bere. – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Simone Cretella – Perché bere quotidianamente l’ottima acqua dalla nostra rete pubblica, in alternativa a quelle commerciali ed imbottigliate, oltre ad essere una soluzione a costo quasi zero, è un concreto segnale di grande attenzione all’ambiente che può concretamente contribuire a ridurre drasticamente l’uso smodato delle bottiglie di plastica, risparmiando risorse e riducendo sensibilmente la produzione dei rifiuti”.