Continuano le iniziative dedicate alla Giornata mondiale del rifugiato e promosse dal progetto Sprar “Rifugio sicuro” attivato dal Comune di Termoli e gestito dall’Istituto Gesù e Maria – Cittadella della Carità con il Consorzio Aid Italia in partenariato con i Comuni di Ururi e Larino. Due gli appuntamenti in programma sabato 23 giugno 2018 a Termoli: il corteo dell’accoglienza e il concerto dell’artista Samuel Storm. Alle 20 il ritrovo in Piazza Duomo, per “Accogliere, proteggere, promuovere, integrare” – corteo dell’accoglienza organizzato in collaborazione con varie associazioni di Termoli che sono state invitate a partecipare insieme agli ospiti dei progetti di accoglienza della zona. Si ricordano le parole che Papa Francesco ha donato nel messaggio per la 104esima giornata mondiale del migrante e del rifugiato: “Il Signore affida all’amore materno della Chiesa ogni essere umano costretto a lasciare la propria patria alla ricerca di un futuro migliore. Tale sollecitudine deve esprimersi concretamente in ogni tappa dell’esperienza migratoria: dalla partenza al viaggio, dall’arrivo al ritorno”. Un’occasione per riaffermare che “la nostra comune risposta si potrebbe articolare attorno a quattro verbi fondati sui principi della dottrina della Chiesa: accogliere, proteggere, promuovere e integrare”. L’idea è quella di una marcia pacifica e colorata che sarà animata dalle associazioni locali ma l’invito a partecipare all’evento sarà esteso a tutta la cittadinanza. Il tutto portando l’allegria e la ricchezza della diversità evidenziando il valore, il rispetto e l’integrazione delle persone di nazionalità e cultura diversa. Il corteo arriverà in Piazza Monumento, luogo in cui alle 22 ci sarà il concerto di Samuel Storm, artista giunto al quarto posto nella scorsa edizione di XFactor. La scelta non è ricaduta casualmente su questo artista: Samuel ha avuto una vita fatta di ostacoli e viaggi difficili, è un ex richiedente asilo nigeriano di 19 anni. Il cantante vive a Catania da quando ha lasciato il Lagos e la sua famiglia. Ha dovuto affrontare un tragitto durato nove mesi attraverso il deserto e poi il viaggio in mare, sopportando situazioni di grandissima violenza. Forte però del suo talento oggi vive il suo grande sogno, vivere facendo musica. Portando sul palco la storia di questo ragazzo si punta a condividere la speranza, la tenacia e la forza dei sogni, il risvolto positivo di una storia di immigrazione.
22 maggio 2018 Giuseppe Santom.