Giornata della Salute Mentale, Termoli si prepara alla ‘Festa della Bellezza’
Il centro di Salute mentale e il comune di Termoli, in collaborazione con la Croce Rossa Molise, organizzano per mercoledì 10 ottobre, in piazza Monumento a Termoli, la ‘Festa della bellezza’.
A presentarla, questa mattina, in conferenza stampa presso il Municipio della città adriatica c’erano Angelo Malinconico, direttore Servizi Salute Mentale, il sindaco, Angelo Sbrocca, l’assessore alle Politiche Sociali Maricetta Chimisso, il coordinatore dell’ambito sociale di zona, Antonio Russo, il presidente della Croce Rossa regionale, Giuseppe Alabastro e l’assistente sociale del comune di Termoli, Maria Concetta Paolitto. Una festa che ricade ad hoc, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale e celebrando il quarantennale della legge 180.
La giornata sarà così strutturata:
Ore 9.00 Apertura stands
Ore 9.45-11.30 Riflessione-confronto nel tendone centrale
Ore 11.45-13.00 Esperienza di gruppo: psicoanalisi multifamiliare
Ore 13.30 Pausa
Ore 14.30-15.45 Esperienza di gruppo: social dreaming matrix
Ore 16.00-16.45 Presentazione del Concorso letterario “Descrivere l’invisibile” Ore 16.45-17.45 Esperienza di Tango: la danza per comunicare
Ore 18.00 Chiusura
I programmi per la tutela della salute mentale rappresentano una delle poche eccellenze riconosciute all’Italia nel mondo. Ma perché intitolare l’evento alla bellezza? Perché il vivere perseguendo la ricerca della bellezza dovrebbe essere un costante esercizio finalizzato ad allargare il proprio punto di vista; è cercare costantemente dentro e fuori di sé (e coltivare per tutta la vita) l’armonia, che lo sguardo affina solo andando oltre la limitata visione umana razionale e causalistica; è la riscoperta dell’intrinseco significato etico dell’esistenza, finalizzato allo scambio con l’Altro e in ultima analisi alla felicità fondo, l’esperienza quotidiana degli operatori della salute mentale e l’attenzione costante e consapevole degli Amministratori locali impegnati con le problematiche sociali, si muovono tra i due poli: bellezza da una parte e brutto, grottesco, perturbante dall’altra. Ma i poli rompono il campo di una idealizzazione pericolosa e astratta, tenendo conto di quanto la tensione verso il bello faccia parte dell’utopia irrinunciabile dello stesso impegno professionale e politico/amministrativo.