Domenica 18 dicembre 2016 dalle ore 10.30 alle 13.30 e dalle 16.00 alle 20.30 , gli attivisti del gruppo241 Amnesty International di Campobasso saranno in Piazza Vittorio Emanuele a Campobasso per promuovere le Giornate Amnesty. La manifestazione sarà incentrata sulla raccolta fondi con la proposta del panettone della tradizione siciliana Fiasconaro e la raccolta firme della maratona Write for Rights che l’organizzazione per i diritti umani svolge ogni anno intorno al 10 dicembre, Giornata internazionale dei diritti umani. Dal 2002, “Write for Rights” raccoglie milioni di firme per chiedere giustizia in favore di vittime di violazioni dei diritti umani di ogni parte del mondo.
I casi su cui Amnesty International Italia s’impegnerà quest’anno sono:
Bayram Mammadov e Giyas Ibrahimov (Azerbaigian), arrestati nel maggio di quest’anno per aver scritto un messaggio di sfida su una statua dell’ex presidente del paese. Sono stati incriminati per false accuse di droga. Il 25 ottobre Ibrahimov è stato condannato a 10 anni e il processo in corso contro Mammadov potrebbe avere lo stesso esito.
Ilham Tohti (Cina), docente universitario di etnia uigura, condannato all’ergastolo nel settembre 2014 con l’accusa di aver fomentato l’odio etnico. A lungo perseguitato dal governo di Pechino, si è sempre battuto per favorire la cooperazione e la comprensione tra la comunità cinese e quella della Repubblica autonoma dello Xinjiang uiguro.
Giulio Regeni (Egitto), il giovane ricercatore italiano scomparso al Cairo il 25 gennaio 2016 e il cui corpo è stato ritrovato il 3 febbraio con evidenti segni di tortura. A distanza di oltre 10 mesi, le autorità egiziane continuano a non collaborare alle indagini della procura di Roma per accertare le responsabilità della sua morte.
Máxima Acuña (Perú), una contadina che riceve costanti minacce per il suo rifiuto di cedere la proprietà della sua terra a un’impresa statunitense che gestisce una delle miniere d’oro e di rame più grandi del mondo. Ha ricevuto il Premio Goldman 2016, il più prestigioso riconoscimento internazionale per l’ambiente.
Edward Snowden (Usa), dal 2013 in esilio in Russia per aver rivelato la dimensione della sorveglianza illegale e di massa del governo statunitense. Trattato come una spia e un nemico degli Usa, se tornasse nel suo paese rischierebbe molti anni di carcere. Amnesty International chiede al presidente degli Usa di concedergli la grazia.
É possibile partecipare alla campagna di raccolta firme “Write for Rights 2016” su amnesty.it e usando l’hashtag #corriconme.